Troia, dal 26 gennaio la Stagione Teatrale 2024

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Dal 26 gennaio al 23 marzo, all’auditorium Jean-Marie Martin, 5 spettacoli per la stagione teatrale concepita dal Comune di Troia con il Teatro Pubblico Pugliese

TROIA (FG) – A Troia, l’auditorium Jean-Marie Martin, appena inaugurato, ospiterà nel nuovo anno la sua prima stagione teatrale concepita dal Comune di Troia con il Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio regionale per le Arti e la Cultura. Cinque spettacoli in abbonamento e la possibilità di acquistare biglietti sia direttamente al botteghino che sul circuito vivaticket.

Un omaggio a Paolo Poli di Pino Strabioli aprirà il cartellone il 26 gennaio, con l’accompagnamento di una fisarmonica (Marcello Fiorini) e i video di Edoardo Paglione. Sempre fiori mai un fioraio è il titolo di un libro edito da Rizzoli. Poli si è raccontato a Strabioli durante una serie di pranzi trascorsi nello stesso ristorante, alla stessa ora nell’arco di due anni. Da queste pagine nasce una serata dedicata al pensiero libero, all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il novecento con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile. L’infanzia, gli amori, la guerra, la letteratura, pennellate di un’esistenza che resta un punto di riferimento non soltanto nella storia teatrale di questo paese. Pino Strabioli ha affiancato Poli in palcoscenico ne “I viaggi di Gulliver” e insieme hanno condotto per Rai Tre “E lasciatemi divertire” otto puntate dedicate ai vizi capitali.

Con la drammaturgia di Francesco Niccolini, la regia di Fabrizio Saccomanno, arriva dal Salento il progetto di e con Giuseppe Semeraro (Principio Attivo Teatro) su Danilo Dolci, poeta e intellettuale del dopoguerra, cantore dei diritti dei contadini. Digiunando davanti al mare andrà in scena al Jean-Marie Martin l’11 febbraio, uno spettacolo tratto dalle vicende umane di questo gigante dimenticato, un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.

Giobbe Covatta arriva invece il 23 febbraio con Scoop (donna sapiens), un racconto dissacrante dell’attore comico, sulla superiorità della donna sull’uomo. Dalla storia, alla sociologia, alla medicina e da ogni punto di vista, il maschio della razza umana esce perdente e ridicolo rispetto alla donna. Non mancano interviste impossibili con personaggi importanti che supportano tale tesi: da Dio stesso, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che ci mette in guardia sui rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per le sue pessime condizioni di vita, schiavo dei ridicoli appetiti sessuali del suo padrone. Giobbe Covatta dimostra nel suo modo comico e surreale il proprio amore e rispetto per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio.

Gli ultimi due spettacoli saranno a marzo, Ma per fortuna che c’era Gaber, con Gioele Dix il 10 marzo, un viaggio tra inediti e memorie del Signor G, da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini , con Silvano Belfiore – pianoforte, Savino Cesario – chitarra. In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini), Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta.

Sarà invece il Teatro le Forche il 23 marzo con Giancarlo Luce ad andare in scena come ultimo spettacolo della stagione, con un testo e per la regia di Mariano Dammacco: Apparizioni. Un viaggio a Lourdes, un viaggio dentro sé stessi, improvviso e travolgente. Una donna catapultata all’improvviso e per caso in un pellegrinaggio, si trova in posti e situazioni di cui mai avrebbe neanche sospettato l’esistenza e ci racconta con stupore del suo viaggio e delle domande e questioni che, ora dopo ora, affiorano nella sua mente. Giancarlo Luce, senza dare vita a un personaggio femminile a tutto tondo, si lascia abitare da pensieri, parole e sentimenti della donna protagonista della storia, percorre le tappe del viaggio, sia reale che interiore, di questa e in questo viaggio accoglie gli spettatori.

Abbonamenti disponibili dal 29 dicembre

I biglietti invece dal 16 gennaio presso l’ex Convento San Domenico e la sera degli spettacoli dalle ore 18.30 al botteghino del Jean Marie Martin, anche online su www.vivaticket.com