Trevisi su scontro treni in Salento

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“La manutenzione era a carico di FS. Chi doveva controllare le anomalie?”

Antonio TrevisiLECCE – Secondo il macchinista del treno 544 delle FSE partito martedì pomeriggio col segnale ‘rosso’ dalla stazione di Galugnano a San Donato di Lecce e scontratosi dopo circa 800 metri col treno 549, le cause dello scontro sarebbero un guasto all’impianto frenante e l’inefficacia del freno di stazionamento utilizzato nell’estremo tentativo di bloccare il convoglio.

Si esprime in merito il consigliere M5S Antonio Trevisi, componente della Commissione Trasporti, che era già intervenuto in numerose occasioni e in tempi non sospetti per denunciare le evidenti carenze dei mezzi di trasporto FSE: “Le eventuali responsabilità vanno accertate quanto prima sia dal punto di vista politico che dirigenziale verificando, tra l’altro i fogli di servizio.

Se fosse confermata la versione del macchinista in merito alle avarie dell’impianto frenante e del freno di stazionamento, si giustificherebbe la velocità acquistata dal mezzo che, tra l’altro, è uno di quelli presi a noleggio da FS e sarebbe sprovvisto, almeno per il momento, di dispositivo vigilante.

Da informazioni apprese – prosegue il consigliere salentino – sembra anche che i mezzi presi a noleggio da FS debbano seguire un iter di manutenzione che prevede interventi in officine non di proprietà di FSE, pertanto sia macchinisti che deposito locomotive non possono e non avrebbero potuto avere un riscontro effettivo su eventuali anomalie.”

Il consigliere cinquestelle spiega che di norma se il macchinista riscontra un’anomalia, la segnala sul libro di bordo e si riserva di fare la nota di riparazione su apposito modulo. L’officina una volta preso in carico il mezzo, dopo aver consultato il libro di bordo e la nota di riparazione e dopo aver proceduto alla riparazione, provvede ad aggiornare il libro di bordo.

Sembrerebbe – spiega Trevisi – che ciò non avvenga con le Fiat prese a noleggio da FS e che nulla venga scritto sul libro di bordo che nessuno aggiorna nel merito delle riparazioni effettuate. Questo potrebbe essere un ulteriore elemento volto a chiarire le eventuali responsabilità dello scontro di qualche giorno fa.

Ad ogni modo torno a ribadire quanto ancora una volta ci viene segnalato dall’interno delle FSE in merito alle condizioni di lavoro del personale di condotta e di scorta che pare venga sottoposto a dei ritmi di lavoro sovrumani a causa delle mancate nuove assunzioni. È ovvio che con questi ritmi prima o poi la stanchezza si fa sentire e in questo tipo di lavoro una semplice sbavatura può risultare fatale. E in questo caso – conclude – le fatalità c’entrano poco.“