Tre anni dal disastro ferroviario in Puglia

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U.Di.Con.: “Resta grande amarezza, aspettiamo giustizia”

ROMA – “Un ricordo doloroso quello che oggi ci torna in mente, tre anni fa una strage ferroviaria feriva non solo la Puglia, ma l’Italia intera – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – in quel giorno persero la vita ventitré persone e ne rimasero ferite cinquantuno, qualcosa di inaccettabile per una nazione come l’Italia e per una Regione come la Puglia. Resta una grande amarezza per un incidente che poteva sicuramente essere evitato, un errore di comunicazione costato carissimo e per il quale vogliamo ancora stringerci attorno alle famiglie che hanno subito perdite insopportabili per il resto della vita. Il processo sta andando avanti – continua Nesci – ed è di pochi giorni fa la notizia secondo la quale il nuovo collegio di giudici del Tribunale di Trani ha vitato come responsabili civile la Regione Puglia. Se in un primo momento la Regione il provvedimento di citazione era stato annullato dalla Corte d’Appello, ora, la nuova ordinanza, ha evidenziato come la Regione debba essere citata in quanto proprietaria degli impianti. Ancora, a distanza di tre anni, stiamo cercando di capire dove siano le responsabilità, per dare risposte concrete alle famiglie coinvolte. C’è bisogno di giustizia, è necessario sapere in capo a chi sono poste le responsabilità, per fare in modo che non esista più una strage ferroviaria. Niente riporterà indietro quanto accaduto tre anni fa, ma non possiamo dimenticare – conclude Nesci – quello che è accaduto, dobbiamo anzi tenerlo ben impresso nella nostra memoria come un insegnamento da non dimenticare mai”.