Taranto

Taranto, Melucci sulla Zona Economica Speciale

“Parlino i tecnici e il mondo delle imprese”

TARANTO – Il Sindaco, all’indomani dei tavoli istituzionali attivati nel capoluogo regionale ed in coerenza con la nota diramata dall’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, desidera precisare la posizione del Civico Ente rispetto alla istituenda z.e.s. ionica.

Il Comune di Taranto ha l’intenzione di lavorare al meglio, e rapidamente, nel perimetro offerto dal D.L. 91/2017, i cui requisiti di applicabilità prevedono espressamente ed in via dirimente la presenza di un’area portuale, tra le altre caratteristiche, inclusa nel tracciato dei corridoi intermodali europei del sistema TEN-T, circostanza che configura la sostenibilità dal punto di vista normativo di una z.e.s. nel contesto dei parametri e dei vincoli comunitari.

La z.e.s., per quanto possa rendersi flessibile il suo impianto amministrativo e fiscale in relazione ai desiderata di un territorio, resta dunque strumento volto a favorire nuovi insediamenti di tipo industriale, ovvero la crescita di imprese votate all’internazionalizzazione, a dire i cui flussi di materie prime e merci lavorate possano interessare l’area portuale individuata a perno dell’intera z.e.s. Taranto rappresenta forse il polo meridionale con la maggiore rispondenza ai citati requisiti.

E poiché le risorse a disposizione per la progettazione e l’avviamento della z.e.s. non sono illimitate, il Sindaco invita stakeholder ed altri attori istituzionali a non complicare un tale ordinato schema di lavoro a vantaggio della comunità ionica, per esempio generando confusione rispetto agli obiettivi del decreto legge oppure proponendo allargamenti del perimetro della z.e.s. ad altre Province ovvero Regioni, prescindendo da una propedeutica interlocuzione con l’amministrazione comunale di Taranto.

Il Sindaco ha avuto modo di discutere della questione anche con il Ministro per la Coesione Territoriale ed il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, al quale è stato ribadito che per Taranto non ci sono ad oggi le condizioni per condividere le opportunità della propria z.e.s. con Matera, non se le risorse e gli incentivi disponibili dovessero essere semplicemente ripartiti tra le due realtà produttive, e soprattutto ove mancasse da parte delle amministrazioni locali amiche e vicine un piano ad ampio raggio, teso al concreto rafforzamento del ruolo del Porto di Taranto come hub privilegiato dell’import/export lucano, di riflesso ad una nuova prospettiva per il nostro indotto portuale.

Non è accettabile, per il Sindaco, che Taranto sia deputato il porto della Basilicata quando si affronti la questione dell’export dei prodotti che origineranno dal giacimento di Tempa Rossa, mentre per la movimentazione di prodotti agroalimentari, chimici, siderurgici e dell’automotive, oppure per il transito di turisti e passeggeri, il sistema di imprese e le istituzioni lucane puntualmente scelgano gli scali di Salerno, Napoli, Bari e Gioia Tauro. E in questa ottica si è certi di trovare la migliore collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.

All’Assessore Michele Mazzarano il plauso del Comune di Taranto per aver intuito la portata socio-economica dei rilievi anzi detti ed aver senza indugio allestito un gruppo di lavoro istituzionale di grande spessore tecnico, che certamente saprà agire sul piano strategico della z.e.s. ionica e la mappature delle sue aree al riparo da qualsivoglia strumentalizzazione politica o di campanile.

Infine, il Sindaco auspica che si proceda immediatamente a giusta integrazione della Deliberazione della Giunta Regionale n. 899 del 07/06/2017, per consentire al Comune di Taranto di partecipare autorevolmente al sopra menzionato gruppo di lavoro sulla z.e.s. ionica.

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