Tap, Trevisi denuncia: “Nel decreto anti Xylella altre agevolazioni. E Emiliano resta a guardare”

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Ancora una volta TAP riceve un trattamento privilegiato da parte del Governo Renzi”

tapBARI – “Ancora una volta TAP riceve un trattamento privilegiato da parte del Governo Renzi, mentre Emiliano resta a guardare senza difendere la Puglia.” Questa la denuncia del consigliere M5S Antonio Trevisi che prosegue: “Grazie al nuovo decreto anti Xylella del MIPAAF, emanato ieri e che riforma il decreto emanato il 19 giugno 2015, si prevede una speciale deroga a favore di ‘particolari’ opere. Nonostante non si parli espressamente di TAP, è fin troppo evidente che la speciale esenzione sia pensata espressamente per il gasdotto. E pensare che con la normativa vigente fino a ieri, non era assolutamente possibile spostare neanche una foglia di ulivo, né reimpiantare ulivi.”

Il consigliere membro della commissione Ambiente punta poi il dito contro l’immobilismo del Presidente Emiliano e della Regione Puglia che starebbero tacitamente consentendo l’approdo del gasdotto: “Ci chiediamo come mai il nostro presidente Emiliano non si opponga a queste forzature del Governo ma preferisce rimanere a guardare inerme nonostante i nostri solleciti. Attendo ancora una sua risposta in merito alla mia mozione in cui si richiede che la Regione ricorra al Capo dello Stato, come da Emiliano stesso solo a parole dichiarato. L’occasione della conferenza Stato-Regioni – prosegue Trevisi – dimostrerà se Emiliano fa solo chiacchiere sotto la veste dell’ambientalista oppure se avrà la capacità di far cassare l’art. 9 che non ha nulla a che vedere con la pubblica salute, ma serve solo a salvaguardare gli interessi della multinazionale Tap a danno degli interessi del Salento.

Il decreto, emanato ieri, si innesta sul decreto del 19 giugno 2015, sul quale si basava il Piano Silletti bis, eliminando sostanzialmente la parte relativa alle estirpazioni e inserendo la disposizione “Salva-TAP” in un paragrafo (comma 9) aggiunto all’interno dell’articolo 12 del decreto di giugno. Secondo Trevisi tutte le irregolarità autorizzative e procedurali collezionate fino ad oggi da questo progetto rappresentano una vera vergogna verso i tanti cittadini e/o imprese italiane che a differenza di TAP non beneficiano di favoritismi e ogni giorno rispettano le regole.

Addirittura ai proprietari di ulivi condannati all’abbattimento non è stata data la possibilità di visionare i risultati delle analisi che certificavano la presenza della xylella. Addirittura ai fedeli, lo scorso anno, è stato vietato di scambiarsi un ramoscello di ulivo in occasione della Domenica delle Palme. Allora come avrebbe fatto TAP ad espiantare, spostare, tenere in deposito temporaneo, rispostare e ripiantare a lavori ultimati oltre 1000 alberi di ulivo? Per TAP – conclude il consigliere M5S salentino – non ci sono ostacoli, regole, autorizzazioni e norme a cui attenersi, tra poco anche la Xylella, anche la biologia, dovranno adeguarsi all’opera per decreto coercitivo del MiSE.”