Curata da Nicola Signorile e Donato Stefanelli, la rassegna sarà introdotta da Angela Barbanente (presidente della Società Italiana degli Urbanisti) e dallo storico dell’architettura Francesco Moschini, accademico di San Luca, dopo i saluti istituzionali del sindaco Vito Leccese e dei presidenti dell’Ordine degli architetti e dell’Ance, Porzia Pietrantonio e Nicola Bonerba, coorganizzatori dell’iniziativa.
L’apertura della mostra coincide con l’annuncio della tutela comunale di architetture contemporanee e la discussione sul Piano urbanistico generale, cui la rassegna offre un contributo storico e critico.
“La mostra dedicata a Onofrio Mangini risponde all’esigenza di colmare un vuoto di conoscenza diffusa sullo sviluppo urbanistico della nostra città, a partire dagli anni ’50, e di riconoscere la necessità di tutelare alcune delle opere più significative dell’architettura moderna e contemporanea presenti sul territorio cittadino – afferma il sindaco Vito Leccese –Mangini è stato infatti uno dei protagonisti indiscussi di quella generazione di architetti e progettisti che nel dopoguerra ha contribuito a cambiare il volto di Bari”.
Promossa dalla Città di Bari, la mostra ha ottenuto il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari, del Politecnico di Bari, della Città Metropolitana di Bari e della sezione di Italia Nostra, con il sostegno della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
La mostra sarà visibile fino al 9 novembre secondo gli orari del museo (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.30) e secondo le modalità di accesso al museo (biglietto di ingresso intero: 5 euro, ridotto: 3 euro). La prenotazione è necessaria solo per i gruppi superiori a 10 visitatori.
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