Salento, Abaterusso sulla 275

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ernesto abaterusso

“La vergogna delle vergogne è non farla”

LECCE – “È ormai chiaro che il Ministro Delrio ha preso in giro i salentini. E non solo lui. Lui la 275 non la vuole fare. Ed alcuni sindaci del Capo di Leuca insieme al Consigliere Blasi gli hanno dato una mano aiutando a revocare la gara quando i lavori erano lì per cominciare“.
Così in una nota il rappresentante di Articolo 1 – Mdp, Ernesto Abaterusso, che aggiunge: “La 275 è l’unica opera che riguarda il Capo di Leuca ed è necessaria per lo sviluppo del Salento, strategica dal punto di vista economico, data l’alta affluenza di traffico, e della sicurezza perché non se ne può più di contare i morti e gli incidenti.
Il percorso sin dal 2011 era stato condiviso dal Governo, dalla Regione, dalla Provincia e da tutti i Comuni interessati. E lo stesso Blasi da Consigliere regionale e Segretario regionale del PD non aveva avuto nulla da ridire.
Improvvisamente accampando presunti reati si è levata la voce dei soliti moralizzatori (solo a casa degli altri). Si badi che ad oggi sulle vicende riguardanti la 275 non un solo provvedimento giudiziario di natura penale è stato messo in atto.
Tutti costoro, Blasi in testa, hanno perso la voce su Tap, quella sì una vera vergogna perpetrata sulla testa dei cittadini, perché devono abbassare il capo di fronte ai potenti o pseudo tali e perché lì sì c’è il profumo dei soldi.
Sulla 275, invece, ne hanno inventate di tutte e di più.
Ora è chiaro che il Governo, l’Anas e anche la Regione vogliono spostare i soldi verso qualche altro sito a discapito del nostro territorio.
Sappiano i cittadini del Capo di Leuca che se, come è ormai probabile, la 275 non si farà la responsabilità è tutta in capo a ben noti personaggi, compresi alcuni loro sindaci, che ritagliandosi il ruolo di ascari hanno danneggiato irreversibilmente la nostra terra.
Né qualcuno pensi che si può fare il primo tratto fino a Montesano e poi si vede. La 275 o si fa tutta o non si fa. E l’unico percorso è quello già concordato da tutti nel 2011. Non ne esiste un altro su cui ci può essere la condivisione di tutti“.