Se ne parlerà in un convegno venerdì 30 settembre, alle 15.30, a Palazzo Turrisi, a Lecce. Si punta ad attivare i dae in tutto il territorio provinciale
LECCE – Da Lecce cardioprotetta a Salento cardioprotetto. E’ questo l’obiettivo al quale si sta lavorando per allargare sempre di più l’attivazione e l’utilizzo dei Dae (defibrillatori automatici esterni) sul territorio.
L’argomento sarà al centro di un convegno in programma venerdì 30 settembre, a partire dalle ore 15.30, a Palazzo Turrisi.
All’incontro – dal titolo Lecce città innovativa e futura – prenderanno parte il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.
Dopo l’intervento dei due rappresentanti istituzionali – che servirà a focalizzare l’importanza del progetto per estendere la rete di defibrillatori a disposizione dei cittadini – sarà la volta dell’assessore all’Innovazione Tecnologica, Alessandro Delli Noci e del dirigente del settore Raffaele Parlangeli che si soffermeranno su “I dati aperti per la crescita della città”; quindi sarà la volta del dottor Luigi Fuggiano, responsabile dell’Osservatorio sociosanitario del Comune di Lecce, che parlerà di “Lecce città cardioprotetta e disabili”.
Su “Lecce cardioprotetta e le imprese: agevolazioni per l’acquisto dei defibrillatori” relazionerà invece Salvatore Micati, commercialista e revisore legale.
A chiudere la manifestazione sarà Francesco Paolicelli, consulente OpenGov e OpenData che farà il punto su “Opendata e openstreetmap: quando i dati aperti governativi e comunitari diventano servizi per la cittadinanza”.
Nel giro di un anno e mezzo il Comune di Lecce – grazie anche alla campagna sulla defibrillazione precoce avviata dall’associazione “Gesti di vita” – ha dato vita ad una rete cittadina di defibrillatori a disposizione dei quartieri.
Fino a questo momento sono ben 91 le postazioni di Dae che sono state collocate sul territorio leccese. Un progetto fondamentale per cercare di salvare vite umane. L’arresto cardiaco, purtroppo, è la principale causa di morte in Italia. L’unico trattamento è la “defibrillazione precoce”. Per tale ragione, la realizzazione di una rete cittadina di emergenza che supporti il lavoro degli operatori 118 ed eviti Morti Improvvise o episodi di arresto cardiaco dall’esito invalidante, si pone come un impegno di grande valore umano e sociale.
Allo studio anche la possibilità di attivare alcuni presidi per dare la possibilità anche ai sordomuti e ai non vedenti di utilizzare i dae grazie ad un progetto realizzato dal dottor Luigi Fuggiano, responsabile dell’Osservatorio sociosanitario del Comune di Lecce, e sviluppato dall’ingegner Luigi Patrono della facoltà di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.
L’intero evento – patrocinato da Comune di Lecce, Provincia di Lecce e Imprese di Puglia – porrà contare sulla traduzione Lis.