Domenica 24 gennaio, a partire dalle ore 10, al Parco di Rauccio, una passeggiata dove una volta si estendeva la famosa foresta di Lecce, e la Platea di Cerrate, una cortina di giganti fortificati pronti alla resistenza
Fino a non pochi anni fa, erano abitate da intere famiglie ed erano organizzate come piccole città: al loro interno, infatti, si svolgevano la maggior parte delle attività produttive legate soprattutto all’agricoltura e alla pastorizia. Era lo scenario di un’epoca di tensioni, generate dall’insicurezza su tutta la linea costiera, possibile e costante preda di turchi e pirati: le masserie, quindi, diventano luoghi sicuri dove ripararsi in caso di attacco nemico.
Oggi, la maggior parte di queste grandi fortificazioni è ancora in piedi, nonostante l’abbandono progressivo delle campagne registrato negli ultimi 60 anni. Per fortuna c’è chi ha provveduto a far rinascere questi antichi baluardi, trasformandoli in una florida attività che ha il meritevole e doppio scopo di consentire ancora la coltivazione della terra e di far conoscere il nostro paesaggio ai turisti.
Domenica, a partire dalle ore 10, sarà possibile fare una passeggiata in questo storico territorio, dove una volta si estendeva la famosa foresta di Lecce, e la Platea di Cerrate, una cortina di giganti fortificati pronti alla resistenza.
L’esperienza – patrocinata dal Presidente del Parco, Assessore alle Politiche Ambientali Andrea Guido – è organizzata dall’associazione Terradimezzo.
L’appuntamento è a “Fillirea”, Centro di Esperienza del Parco, situato nell’area preparco.
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