Pinhdar in concerto a Taranto

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Parallel è il titolo del nuovo album dei PINHDAR, in concerto allo Spazioporto di Taranto sabato 23 ottobre 2021

TARANTO – Benvenuti in un’altra dimensione con Parallel, il nuovo album dei PINHDAR in uscita il 26 marzo 2021 in CD e digitale. Un’edizione in vinile sarà pubblicata il 15 settembre 2021 dall’etichetta inglese Fruits de Mer Records.

L’album è stato interamente registrato durante il lockdown causato dall’epidemia di COVID-19 nello studio di Milano di proprietà del duo, che ha suonato il tutto in completa autonomia, ed è stato successivamente co-prodotto a distanza con Howie B, celebre musicista e produttore scozzese che nel corso della sua carriera ha collaborato con grandissimi artisti quali Björk, Massive Attack, Tricky, Everything But The Girl, U2 e molti altri.

Lo stesso Howie B, che torna dopo vari anni ad affiancare una band italiana a seguire le esperienze con Elisa, Casino Royale, Marlene Kuntz e Ofeliadorme, ha dichiarato in proposito: “Lavorare assieme ai PINHDAR è stato un autentico piacere sonoro. Lavorare in remoto a questo progetto è stata una grande sfida sia per me sia per la band. Questa lontananza geografica ha conferito un colore in più all’album. Un colore che risplende“.

I PINHDAR – nome che deriva dell’antico poeta lirico greco Pindaro, simbolo di immaginazione e voli creativi in universi paralleli – sono composti dalla cantante e autrice Cecilia Miradoli e dal musicista e produttore Max Tarenzi, in passato fondatori della rock band Nomoredolls e del festival internazionale A Night Like This.

Proprio come ulteriori linee parallele in direzione di un unico obiettivo, i due raccontano riguardo alla genesi di Parallel: “Consideriamo questo album la nostra creazione artistica più autentica e sofferta. I suoi testi e le sue atmosfere, infatti, sono nati per salvarci dalle drammatiche vicende anche individuali che abbiamo affrontato durante un 2020 a dir poco surreale. Quando lo abbiamo terminato, con un forte senso di claustrofobia ancora addosso, abbiamo deciso di farlo volare fuori, lontano da tutto ciò, e di mettere quindi la nostra musica in mano a uno dei nostri produttori preferiti. Ecco così che abbiamo provato a contattare Howie B: non speravamo in una risposta, ma la risposta è stata rapida ed entusiastica. Howie B, alla fine, non solo ha mixato i brani ma ha addirittura contribuito alla produzione del disco con le sue manipolazioni sonore e la sua immensa vibe“.

Parallel è il secondo album dei PINHDAR dopo l’omonimo esordio del 2019, ben accolto anche all’estero, soprattutto nel Regno Unito, ed è l’album in cui la fusione di dream pop e trip hop del duo di Milano trova una peculiare e moderna chiave di lettura, in equilibrio tra avvolgente eleganza, ritmiche risucchianti e conturbante cupezza, senza rinunciare a influenze new wave, shoegaze e indie rock. Miradoli e Tarenzi hanno adottato un approccio minimalista riducendo il loro sound a una combinazione di pochi fattori strettamente necessari. Ampio spazio è riservato alle parti vocali, che dal canto più melodico si aprono a sussurri e inserti spoken, sino a influenze operistiche o derive irregolari che richiamano suggestioni tra Portishead e Kate Bush. Le ipnotiche trame strumentali sono invece date dall’impiego di sintetizzatori analogici, chitarre elettriche e acustiche, tom, timpano e rullante di batteria.

Il futurismo sci-fi dell’artwork, elaborato dalla visual artist Elisabetta Cardella, riflette l’introspezione ombrosa dei testi. “Lo smarrimento che abbiamo provato durante i mesi di lockdown, mentre registravamo i pezzi, ci ha spinto a cercare rifugio in una realtà parallela che tuttavia si è rivelata aliena. Tale realtà parallela è rappresentata sulla copertina del disco come una casa, ambiente rassicurante per antonomasia, arroccata però sull’acqua, un elemento al contrario estraneo e instabile. Parallel è una specie di viaggio onirico attraverso l’ansia esistenziale causata dalle attuali condizioni sociali e ambientali, pericolose per l’uomo e in generale per il mondo, ed è un invito a trovare strade alternative“.

I PINHDAR parlano di solitudine e di paure, a partire da quella della morte. Sempre con una luce di speranza.