Quando Roman Polanski decise di raccontare l’Olocausto col film «Il pianista», vinse prima la Palma d’Oro a Cannes e poi tre Oscar a Los Angeles. E per girarlo, quel film, si ispirò all’omonimo romanzo autobiografico di Władysław Szpilman, il musicista ebreo scampato all’orrore nazista sulla cui vicenda è basato il concerto-spettacolo «La musica miracolosa. Storia del pianista del Ghetto di Varsavia» che l’Agìmus propone nel periodo in cui ricorre la «Giornata della Memoria». Un progetto nel quale il narratore Stefano Valanzuolo (autore del testo) descrive la straordinaria vicenda dell’artista polacco accompagnato dal pianista Francesco Nicolosi, che interpunge il racconto con pagine di Debussy (Clair de lune), Wagner (la morte di Isotta nella trascrizione di Liszt), Chopin (Notturno in do diesis minore, Variazioni su Là ci darem la mano dal Don Giovanni di Mozart e Preludio op. 28 n. 4), Rachmaninov (Preludio op. 32. N. 10) e dello stesso Szpilman (Mazurka).
Dei quattrocentocinquantamila ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, dopo l’invasione del 1939, ne rimasero in vita soltanto ventimila. E tra i sopravvissuti ci fu proprio Wladyslaw Szpilman, detto Wladek. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca. Dunque, un nemico e carnefice, miracolosamente folgorato da un lampo di umanità e di rispetto verso l’arte e la musica. Quasi uno spiraglio di luce in mezzo all’inferno. Ma a salvare la vita a Szpilman non fu semplicemente quell’ufficiale, fu anche la tenacia con la quale il pianista seppe non arrendersi a una morte che sembrava inevitabile, mantenendo accesso il desiderio incorruttibile di vivere, forse proprio perché unico superstite di una famiglia che gli aveva regalato il dono della musica e del saper suonare, in fondo in fondo un modo gentile di vivere. E se non ci fosse stato il film di Polanski, bellissimo e pluripremiato, a ridarle qualche anno fa giusta visibilità, oggi la figura di Szpilman, morto nel 2000, sarebbe forse sbiadita, dolorosamente confusa tra quelle di uomini e donne macinati dalla barbarie nazista, precipitata per sempre nell’oblio, celata agli occhi del mondo al pari di troppe tragedie senza nome. Per cui lo spettacolo «La musica miracolosa» questo si propone di fare: raccontare la storia possibile di un uomo sopravvissuto all’orrore grazie all’amore per la musica, il pianoforte e Chopin. In altre parole, per la vita.
BARI - Ieri , negli uffici della ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio, alla…
Presso la Sede della Società Operaia di Martina Franca dal 24 aprile al 5 maggio 2024…
Domani presso la Chiesa del Crocifisso lo spettacolo divertente che racconta una romanità in via d'estinzione…
Al Teatro Asfalto Improvvisart presenta uno spettacolo di Improvvisazione Teatrale LECCE - Domani, venerdì 19 aprile 2024, (sipario…
Per le stagioni dell’Agìmus in scena la formazione nata in Puglia dall’unione di tre musicisti…
Presso la Distilleria De Giorgi la maschera partenopea rivive in uno spettacolo di burattini; l'appuntamento…
BARLETTA – Per permettere l’esecuzione di importanti lavori da parte dell’Acquedotto Pugliese l’Ufficio Tecnico del…
BARI - Si è svolta ieri mattina, a Palazzo di Città, la presentazione dell’ottava rievocazione…
BARI - I PINK FLOYD IMMERSION live al Teatro AncheCinema di Bari per concludere le…
L'Opinionista © 2008 - 2023 PugliaNews24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
contatti - Archivio notizie - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy - Facebook - Twitter