Il Mosaico di San Severo – Festival delle Culture del Paesaggio dal 27 al 29 maggio

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La prima edizione del festival a100 anni esatti dal primo convegno italiano sul paesaggio . Un cartellone sul filo rosso dell’ecologia integrale, della poesia, dell’arte: sarà punto d’incontro per scrittori, architetti, poeti, fumettisti, tecnici, pittori, fotografi, studiosi, analisti, giornalisti

FOGGIA – Il Mosaico di San Severo – Festival delle Culture del Paesaggio nasce a cent’anni dalla prima conferenza italiana sul paesaggio tenuta a Capri nel 1922. Il paesaggio è il frutto della presenza umana nell’ambiente per questo non è un argomento eminentemente tecnico ed economico e prospetta invece una visione cui devono collaborare tutte le possibili espressioni e linguaggi della cultura.

«Molto spazio sarà dato alla poesia grazie anche al contributo al programma del poeta sanseverese Enrico Fraccacreta e ci saranno tanti poeti italiani che hanno forti legami con il tema del paesaggio» spiega il poeta e scrittore Davide Rondoni, direttore artistico della rassegna «Ci sarà poi l’omaggio sentito e doveroso ad Andrea Pazienza con la presenza di due giovani e talentuosi fumettisti rappresentanti del nuovo fumetto garganico che hanno pubblicato prima in Francia e poi in Italia un loro fumetto dedicato a queste terre. Il festival vuole quindi essere una messa in scena e una messa in pratica del problema della integralità ecologica che nel paesaggio trova la sua verifica».

Il Festival, organizzato e promosso dall’Amministrazione comunale di San Severo sotto l’egida della Regione Puglia, alla sua prima edizione, dal 27 al 29 maggio, vuole diventare un appuntamento annuale di riflessione, di conoscenza e di invenzione dedicato a tutti coloro che desiderano ricostruire una relazione feconda con il proprio paesaggio. Quel paesaggio urbano, suburbano e rurale che ha trovato, in queste terre, la sua massima sintesi – grazie all’impegno pluriennale dell’amministrazione comunale in progetti e ricerche a livello nazionale e internazionale – nella rappresentazione del cosiddetto Mosaico di San Severo. Un innovativo approccio di analisi del territorio e dei suoi abitanti che consente di leggere la varietà del paesaggio agrario del Tavoliere settentrionale suddividendolo in tante ‘tessere’ ordinate: oliveti, ampi vigneti, vasti seminativi a frumento, sporadici frutteti e campi coltivati a ortaggi, soprattutto in prossimità dei centri urbani.

A fine del festival la definizione della nuova Carta del Mosaico di San Severo: la cura del paesaggio come strumento di costruzione di una comunità nuova.

«Il mese di maggio – commenta il Sindaco di San Severo Francesco Miglio – si conclude con un importante evento organizzato nella nostra città, di grande spessore culturale. Il Festival delle Culture del Paesaggio, promosso dal Mosaico di San Severo, saprà essere un luogo ideale di incontri, in cui tutti gli attori interessati offriranno il proprio prezioso contributo, utile per una nuova idea di paesaggio, da noi ritenuto strumento indispensabile per realizzare il disegno di una comunità​ migliore».

​Nella storia delle attività e dei progetti che il Comune di San Severo ha dedicato alla cura, tutela, sistematizzazione, diffusione della cultura del paesaggio, nasce, nel 2016, un riconoscimento, il “Premio del Paesaggio Mosaico di San Severo”, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione.

Va alla Presidente della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri il “Premio Speciale del Paesaggio Mosaico di San Severo 2022” per aver promosso e sostenuto – si legge nella motivazione – da Ministro per i Beni e le Attività Culturali la Prima Conferenza Nazionale del Paesaggio (1999), il primo Testo Unico in materia di Beni Culturali e Ambientali (D.lgs. 490/1999) e la sottoscrizione a Firenze della Convenzione Europea del Paesaggio del Consiglio d’Europa (2000). Alla sua attenzione costante ai temi ambientali, alla sua sensibilità verso gli artisti che rappresentano la fragilità degli ecosistemi e del rapporto uomo-pianeta, al progetto di ristrutturazione energetica del complesso progettato da Zaha Hadid, che diventerà sempre di più un polo della conoscenza e della ricerca ispirato alle tre parole chiave sostenibilità, innovazione e inclusione. Al suo viaggio in progress nel mondo dell’arte che sostiene e riconosce le competenze, l’innovazione, il sapere, la creatività come strumenti necessari alla cura del paesaggio anche artistico e umano.

Il programma del festival farà incontrare i massimi esperti, studiosi ricercatori, rappresentanti istituzionali nell’ambito della progettazione e valorizzazione paesaggistica, tra i protagonisti Rocco Tramutola, Dirigente del Servizio Tutela del Paesaggio del Ministero della Cultura e Angela Barbanente, docente del Politecnico di Bari, che da Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, negli anni dal 2005 al 2015 ha promosso e portato a conclusione l’approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, primo in Italia.

E poi ci sarà il mondo della poesia che celebrerà i cento anni dalla pubblicazione di uno dei capolavori della poesia mondiale del novecento “La terra desolata” di T.S. Eliot coinvolgendo i nomi più importanti del panorama italiano capitanati dal poeta e scrittore Davide Rondoni, direttore artistico del Festival, Enrico Fraccacreta, Andrea Di Consoli e tanti altri.

Necessario l’omaggio ad Andrea Pazienza, uno dei più grandi disegnatori italiani, che ha trascorso la sua giovinezza tra le vie di San Severo. Al Festival i nuovi esponenti del fumetto garganico Stefano Nardella e Vincenzo Bizzarri, freschi di stampa con la versione italiana, per Edizioni BD “Gli Assediati”, la graphic novel che ha avuto un grandissimo successo e larga diffusione in Francia e in Belgio.