78mo anniversario della Liberazione d’Italia: iniziative ed eventi a Ruvo di Puglia

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RUVO DI PUGLIA – È vario e articolato il programma degli eventi organizzati e patrocinati dall’Amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia per celebrare il 78mo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Il programma è stato aperto il 18 aprile con la presentazione del libro “Bari. La città in guerra (1940-1945)” di Pasquale B. Trizio, e si concluderà alle ore 18 di giovedì 9 maggio, ancora a Palazzo Caputi, con la presentazione, in collaborazione con la Fondazione «Giuseppe Di Vagno (1889-1921)» , del libro di Gianvito Mastroleo “L’omicidio politico di un socialista – Giuseppe Di Vagno”. Entrambi gli eventi sono organizzati dall’assessorato alla Cultura del Comune e della direzione della Biblioteca Testini.

Martedì 25 aprile, dalle ore 18.30, come da tradizione l’Amministrazione Comunale, con l’ANPI, l’Associazione Bersaglieri e l’Associazione Musico Culturale Nicola Cassano, organizza il consueto corteo cittadino con l’apposizione delle corone d’alloro presso il monumento ai caduti di piazza G. Bovio e la lapide dei partigiani di piazza G. Matteotti.

Al corteo parteciperanno il Presidente Provinciale dell’ANPI Pasquale Martino, il Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco e le autorità civili e militari.

Quest’anno è prevista in piazza Matteotti l’installazione di una pietra d’inciampo in memoria di Salvatore Di Palo, giovane ruvese morto nel campo di concentramento di Buchenwald.

Incontra il patrocinio dell’Amministrazione anche “La Capatosta della Resistenza – II edizione” iniziativa organizzata dalla Sezione di Ruvo di Puglia dell’ANPI con il Comitato Provinciale dell’Associazione.

“La Capatosta della Resistenza – II edizione” prevede una mostra, la proiezione di un film e una conferenza.

Dal 21 aprile al 9 maggio, per le vie del centro cittadino, sarà allestita la mostra diffusa dal titolo “Qui abitava un partigiano”, con i ritratti di partigiani e antifascisti ruvesi che saranno esposti in prossimità delle abitazioni in cui hanno vissuto.

Giovedì 27 aprile, alle ore 19, nella sede del circolo ARCI “La Mancha” in via G. Oberdan 49, verrà proiettato il film “Partizani” (2015) di Eric Gobetti, dedicato al ruolo dei partigiani italiani della Brigata Garibaldi nella Resistenza jugoslava contro i nazisti.

Martedì 2 maggio alle 18 nella sala Conferenze di Palazzo Caputi, il dott. Vincenzo Colaprice terrà una conferenza dal titolo “Ruvo tra biennio rosso e ventennio fascista”: nel corso della conferenza saranno illustrati i primi risultati della ricerca su fonti d’archivio relativa alla situazione politica e sociale di Ruvo di Puglia tra gli inizi del Novecento e il periodo del regime fascista (1922-1943) con riferimenti a episodi di lotta politica e personaggi storici della vita pubblica cittadina.

“Sono particolarmente orgoglioso – ha detto il sindaco Pasquale Chieco del programma con cui quest’anno saluteremo il 78mo anniversario della Liberazione. Un programma definito con la regia dell’Assessora alla Cultura, la collaborazione della sezione cittadina dell’ANPI, il contributo della Fondazione Di Vagno e il significativo apporto della direzione della nostra Biblioteca Comunale.

Anche quest’anno proseguiremo nel percorso di recupero e valorizzazione della storia dell’antifascismo ruvese avviato nel 2022 ponendo un’ulteriore pietra d’inciampo in piazza Matteotti (questa volta dedicata a Salvatore Di Palo, giovane ruvese morto in un campo di concentramento nazista) e con la mostra diffusa dedicata ai partigiani ruvesi. Riconoscersi nei volti e nei cognomi di questi nostri coraggiosi concittadini è forse il modo più efficacie per ricordare le ferite profonde che la tragedia del fascismo ha inferto alla nostra comunità e per onorare il seme da cui è nata la nostra democrazia.”

“Quello che abbiamo costruito quest’anno – ha detto l’assessora alla Cultura Monica Filogranoè un percorso di memoria, ma prima ancora di conoscenza e di consapevolezza in cui la storia di Ruvo nei primi anni del novecento sarà invece raccontata con le parole di Pasquale Trizio e Vincenzo Colaprice.

Attraverso il racconto degli avvenimenti di quegli anni e delle biografie di giovani ruvesi protagonisti allora di vicende eccezionali intendiamo ribadire l’attualità dei valori dell’antifascismo e trasmettere alle nuove generazioni il ripudio di ogni forma di autoritarismo e di discriminazione e l’amore per la libertà.”