Lecce/Roma: Boldrini, Giannini, Cortellesi ed i ragazzi di Mabasta

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Nella lotta al bullismo e al cyberbullismo, gli studenti del “Galilei-Costa”di Lecce sono stati invitati in occasione dell’importante firma del protocollo sui diritti in internet

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LECCE – Lunedì scorso, 17 ottobre, Giorgio Armillis, Marta Di Giuseppe e Francesca Laudisa hanno condiviso il palco del Teatro Palladium con la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini in occasione della firma, tra le due istituzioni, dell’importante Protocollo d’intesa sulla Dichiarazione dei diritti e doveri in internet. I tre studenti dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce (14/15 anni) Mabasta_01sm.jpgsono stati invitati dal Miur in rappresentanza della loro classe, in qualità di ideatori e animatori del movimento anti bullismo “MABASTA”.

La conduzione dell’evento è stata curata dal giornalista Luca Pagliari che ha aperto il pomeriggio invitando sul palco la bravissima Paola Cortellesi, la quale ha riproposto il suo toccante, ironico e dissacrante monologo sulle ripetute azioni di bullismo subite da un ragazzo lungo il suo percorso scolastico. A seguire, è stata la volta dei tre ragazzi salentini di Mabasta i quali, dopo la proiezione di un loro breve video introduttivo, sono intervenuti singolarmente, rivolgendosi sia alle due importanti cariche dello Stato che al pubblico presente in sala, costituito per la maggior parte da studenti della Capitale. Questa che segue è la presentazione individuale dei ragazzi:

«Io sono Marta e voglio che 10, 100, 1000 classi in tutta Italia diventino subito “debullizzate”, contagiando tutti gli studenti e tutte le studentesse. Voglio che in ogni scuola, dalle elementari alle superiori, ci siano dei buoni “bulliziotti”, ragazze e ragazzi che possono dare ascolto a tutti gli studenti che ne hanno bisogno e, possibilmente, contribuire a mettere la parola “fine” a tutti i soprusi e ad imparare che dobbiamo rispettarci tutti, qualunque razza, qualunque religione, qualunque aspetto fisico, qualunque abbigliamento o moda e qualunque orientamento sessuale

«Io sono Giorgio e ho le scatole piene di pubblicare continuamente sulla nostra pagina Facebook notizie che riguardano atti di bullismo che accadono nelle nostre scuole. Sono così stufo che, insieme ai miei compagni, abbiamo deciso di far diventare MABASTA una vera e propria startup sociale. Anche se siamo giovani (forse è meglio dire giovanissimi), vogliamo già iniziare a lavorare quotidianamente a questo progetto. Ci autofinanzieremo, come fanno tutte le altre startup che si creano nella nostra scuola. Quest’estate, ad esempio, abbiamo lanciato un’azione di crowdfunding e, grazie alla generosità delle persone e di chi crede in noi, siamo riusciti a raccogliere oltre 5mila euro, li useremo per creare e gestire un Centro di Ascolto Digitale, online, raggiungibile da smartphone, tablet e web. E continueremo in ogni modo possibile a cercare fondi e ad utilizzarli per inventare e applicare ogni possibile azione e strumento per cancellare dalla cronaca i titoli che contengono le parole “bullismo” e “cyberbullismo”

«Io sono Francesca e ho un sogno, quello di vedere un giorno tutte le bulle e tutti i bulli messi all’angolo dalla società. Pensa che paradosso, i bulli che vengono scherniti e che devono vergognarsi di come sono. Sogno un domani in cui i bulli ed i prepotenti si sentono così come oggi si sentono i pedofili, costretti a nascondersi e pieni di vergogna, coscienti di appartenere ad una categoria di persone che hanno dei problemi seri e che hanno bisogno di essere curati, subito. Perché chi sta bene, chi è equilibrato, non potrebbe mai godere nel far del male o nel trattare male il prossimo

Il pomeriggio è poi proseguito con la testimonianza di Flavia Rizza, studentessa romana vittima di cyberbullismo e con la presentazione de “Un bacio experience” a cura del regista del film “Un bacio” Ivan Cotroneo e dei tre protagonisti della pellicola Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli. Presenti anche gli interventi di Ernesto Caffo, presidente di Sos Telefono Azzurro e la direttrice dei programmi Italia-Europa di Save The Children, Raffaela Milano.

Tenero e molto emozionante è stato l’incontro tra i tre studenti di Mabasta ed i tre protagonisti di “Un bacio”. Si sono promessi di rincontrarsi a Lecce, magari in occasione della proiezione e dibattito di “Un bacio experience”.

Ultimo atto, la firma del protocollo da parte di Boldrini e Giannini. Quest’ultimo mira alla diffusione dei contenuti della Dichiarazione dei diritti e doveri in internet, elaborata dall’omonima Commissione di studio istituita dalla Presidente della Camera. Il Miur e la Commissione, nell’ambito di questa intesa, promuoveranno incontri di formazione e sensibilizzazione con gli studenti delle scuole secondarie per la conoscenza dei diritti e dei doveri in internet di cui ogni cittadino è titolare, con l’obiettivo di avviare un processo di educazione digitale. Tra le azioni previste dal Protocollo anche iniziative di formazione per i docenti e la progettazione di azioni finalizzate a sensibilizzare i ragazzi ad una riflessione sull’uso corretto della rete.