Lecce, Tanisi e Scamardella presentano “La giustizia, la politica e noi”

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giovanni di cagno

Appuntamento per giovedì 28 febbraio alle ore 17.30

LECCE – Si terrà giovedì 28 febbraio, alle 17.30, nell’Open Space di Piazza Sant’Oronzo a Lecce, la presentazione del volume: “La giustizia, la politica e noi – per un nuovo equilibrio tra i poteri dello Stato” (Cacucci ed.), firmato dall’avvocato Giovanni Di Cagno.
L’incontro, promosso dal Presidio del Libro “Fondo Verri”, vedrà discutere l’autore con Roberto Tanisi, Presidente della Corte d’Appello di Lecce, e Claudio Scamardella, Direttore de Il Quotidiano di Lecce. Coordina: Mauro Marino, Presidente del “Fondo Verri”.

Dalla quarta di copertina: “Il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato delineato dalla nostra Costituzione è fondato su un duplice presupposto: la magistratura è assolutamente autonoma e indipendente dal potere politico, ma il magistrato è “soggetto alla legge” emanata dal Parlamento. Senonché, al magistrato italiano viene oggi riconosciuta la potestà di integrare, modificare e disapplicare la legge; e se la legge non rappresenta più un limite per il potere giudiziario, so determina un evidente squilibrio nei rapporti con il potere politico, fonte di negative conseguenze per la tenuta del sistema-Paese.
Si tratta di una questione ben nota agli addetti ai lavori, ma sostanzialmente assente nel discorso pubblico. Con il presente saggio l’autore propone una riflessione sulla necessità di ricercare un nuovo equilibrio tra i poteri dello Stato, in un’ottica di bilanciamento che ribadisca lo statuto di autonomia e indipendenza della magistratura rispetto al potere politico, ma individui anche i necessari limiti al dispiegarsi del potere giudiziario. Il tutto, on l’obiettivo non tanto di indicare soluzioni politicamente praticabili nell’immediato, quanto di stimolare quel dibattito pubblico che in democrazia rappresenta il necessario preludio alle soluzioni di domani.

Scrive l’autore: “È necessaria una presa di coscienza dell’attuale squilibrio tra potere politico e potere giudiziario, e della necessità di avviare la faticosa ricerca di un nuovo equilibrio. Un compito, questo, che non può riguardare solo politici e magistrati, ma che deve essere vissuto come una sorta di dovere civico, di impegno morale, da parte di tutti noi cittadini”.

Gianni Di Cagno (1951), avvocato, è socio fondatore di Polis Avvocati s.t.a coop.
Tra il 1990 e il 1998 è stato capogruppo consiliare del PCI-PDS prima al Comune e poi alla Provincia di Bari. Dal luglio 1998 all’agosto 2002 è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Dal dicembre 2002 al settembre 2009 ha ricoperto l’incarico di commissario nell’Authority che regola lo sciopero nei servizi essenziali. Oltre a numerosi articoli e interventi sull’amministrazione della giustizia e sulla criminalità di stampo mafioso, ha pubblicato: “Affari e politica” (1987); “Il nome de “La Rosa” (1990); “Cosche di casa nostra” (1992); “La nostra generazione” (1997); “Cosa Nostra, ieri, oggi, domani” (con Gioacchino Natoli, 2004); “Lo sciopero nei servizi essenziali” (con Maria Paola Monaco, 2009); “Romanzo giudiziario” (2015).
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