Lecce, sanzioni ai titolari di esercizi commerciali in città

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Prodotti scaduti e privi di etichettatura e tracciabilità

logo comune LecceLECCE – Un supermercato in periferia con l’insegna di una nota catena nazionale ed un mini-market gestito da extracomunitari nella zona della stazione ferroviaria sono caduti nella maglia dei controlli,i primi del 2017, effettuati dalla Polizia Locale nell’ambito dell’attività a tutela della salute dei consumatori.
A distanza di pochi giorni l’una dall’altra le ispezioni nei due esercizi commerciali di generi alimentari hanno evidenziato la presenza sugli scaffali o nei congelatori di prodotti scaduti, privi di etichettatura o non recanti informazioni in lingua italiana, e conservati in condizioni igienico-sanitarie carenti.
Wurstel, pesce Imperatore congelato interoo in tranci per essere venduto sfuso,mozzarelle, barattoli di pomodorini e di melanzane trifolate, ma anche coniglietti di cioccolato, confezioni di mentine e lecca-lecca e, persino, scatole di mangimi per pappagallini: in tutto 115 confezionidi latta, vetro e cartone contenenti prodotti alimentari destinati al consumo umano ed animale e 40 kg. di pesceancora destinati in vendita, nonostante le date di scadenza riportate fossero, in qualche caso, antecedenti di oltre sei mesi.
Più grave la situazione riscontrata nell’esercizio di vicinato in zona stazione dove l’intervento si è svolto in collaborazione con il personale del SIAN (Servizio igiene alimenti e nutrizione) e del SIAV (Servizio igiene e assistenza veterinaria) dell’ASL di Lecce.
In entrambi i casi si è proceduto al sequestro amministrativo per la confisca ai fini della distruzione di tutta la merce e a comminare le sanzioni di euro 3.166,00 previste ai sensi del D.lgs. 109/1992 sia per la vendita di prodotti oltre la data di scadenza, sia per la mancanza di etichettatura.
“La tutela dei consumatori rimane uno dei nostri obiettivi prioritari”, ha commentato il Comandante Donato Zacheo, “Anche nel 2017 continueranno le nostre ispezioni nelle attività commerciali, artigianali e nei pubblici esercizi, dove vengono venduti e manipolati prodotti alimentari,al fine di verificare il rispetto delle norme a garanzia della salute dei cittadini.”