Lecce, l’amministrazione comunale incontra i responsabili di Acquedotto Pugliese e dell’Autorità Idrica

69

Il punto sulle reti idriche e reti fognarie nelle marine

logo comune LecceLECCE – Si è tenuta ieri pomeriggio una riunione tra l’amministrazione comunale e i responsabili di Acquedotto Pugliese e dell’Autorità Idrica Pugliese. Obiettivo dell’incontro, al quale hanno partecipato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Alessandro Delli Noci, Angela Maria Spagnolo, presidente della commissione Lavori Pubblici e Gabriele Molendini, componente della commissione urbanistica e marine, fare il punto sull’attuale situazione delle rete fognaria e dell’approvvigionamento idrico nelle marine leccesi, accelerare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria in corso e programmare interventi futuri.

Per la rete fognaria gli interventi in corso nelle marine di Spiaggiabella, Torrechianca, Frigole e San Cataldo si concluderanno entro la fine dell’anno eccezion fatta per un secondo intervento nella marina di San Cataldo il cui cantiere si chiuderà il 7 gennaio del prossimo anno.

Rispetto alle infrastrutture idriche l’amministrazione ha chiesto lo stato di avanzamento della progettazione per Case Simini e l’area di Frigole che si estende in Via delle Mimose, Via delle dracene e Via Marinelli, e ha richiesto la disponibilità di Acquedotto Pugliese a vagliare altri luoghi delle marine e della città che non sono ancora collegati.

Abbiamo chiesto ad Acquedotto Pugliese, che ha manifestato grande disponibilità – dichiara Alessandro Delli Noci, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – di avviare un tavolo di concertazione finalizzato ad accelerare l’iter di realizzazione degli impianti fognari e idrici, a ripristinare i manti stradali dopo ogni intervento così come previsto dal regolamento comunale e a studiare insieme eventuali esigenze future. La nostra attenzione nei confronti delle marine e della riqualificazione di questi quartieri della città è molto alta. Pensare allo sviluppo di queste aree significa, evidentemente, dotarle di opere di urbanizzazione primaria per consentire ai residenti di viverci in maniera dignitosa“.

Queste opere rappresentano la base per qualsiasi progetto di rigenerazione – dichiara la presidente della Commissione Lavori Pubblici Angelamaria Spagnolo – realizzarle significa incidere sulla qualità della vita delle persone che abitano le marine e che esattamente come il resto dei cittadini hanno diritto a questi servizi primari”.

Finalmente delle opere di urbanizzazione primaria attese da decenni vengono a conclusione e altre, come nel caso di Case Simini, prendono il via per garantire i servizi necessari alla comunità e perché una comunità di periferia non si senta esclusa – dichiara Gabriele Molendini, componente della commissione urbanistica e marine – Le nostre marine sono rimaste indietro nel conseguire degli standard già ampiamente garantiti ad altre aree della città. Vogliamo che questo gap venga colmato per garantire uguali servizi e uguali diritti a tutti i cittadini“.