A Lecce “Esci dal tunnel, non bruciarti il futuro”

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Nel capoluogo salentino la seconda tappa del Tour Nazionale della Prevenzione, un percorso informativo per dire “no” al fumo

presentazione evento contro il fumoLECCE – Il 4 e 5 giugno in piazza Sant’Oronzo a Lecce (seconda di quattro tappe in tutta Italia) sarà posizionato un tunnel lungo 14 metri a forma di sigaretta con un percorso di conoscenza e sensibilizzazione sui pericoli del fumo a tappe: si parte dal totem posacenere in ingresso, si passa al desk per l’esame spirometrico, si può parlare con oncologo, pneumologo e ricevere opuscoli informativi e gadget.
Obiettivo: coinvolgere in modo forte giovanissimi e giovani, adulti e anziani, tabagisti e non, medici, insegnanti e Istituzioni con un progetto offerto gratuitamente, contro i danni del fumo, primo fattore di rischio per il carcinoma polmonare, per molte altre patologie neoplastiche e per svariate malattie respiratorie e cardiovascolari

La campagna “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro” – presentata questa mattina a Palazzo Carafa – ha l’obiettivo infatti. di combattere il tabagismo e sensibilizzare tutta la popolazione sui rischi per la salute derivati da questa pratica.

Questo è un evento di grande valore dal punto di vista civico – spiega il sindaco Paolo Perrone – perché l’attività di informazione è determinante per arginare fenomeni di questo tipo. Purtroppo a volte i ragazzi non fanno scelte ponderate Ben vengano, dunque, queste iniziative che sono fondamentali per dialogare con i ragazzi e per spiegare loro i rischi che corrono nell’adottare certi comportamenti”.

I rischi sono davvero tanti, ma – come afferma l’oncologo Silvana Leo, coordinatore Regionale Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica) – “dire addio alle sigarette non è una missione impossibile. Per iniziare bisogna prendere coscienza della loro grandissima pericolosità. Ogni anno solo il cancro del polmone provoca in Italia oltre 33mila decessi. Il consumo di sigarette di altri prodotti a base di tabacco è il principale fattore di rischio che favorisce l’insorgenza della malattia”.
Le sigarette – aggiunge Silvana Leo – contribuiscono in modo rilevante anche a diversi tumori della testa-collo, dell’apparato digerente e uro-genitale. In totale sono oltre 50 le malattie gravi provocate dalle 4 mila sostanze tossiche contenute in una sola sigaretta“.
I dati epidemiologici riportano un costante aumento del numero di giovanissimi che si avvicinano al fumo di sigaretta. In Italia la percentuale di giovani che inizia a fumare prima dei 15 anni è pari al 18% e i ragazzi tra i 15 e i 17 anni che fumano sono il 38%. “Sulla base dei nuovi dati a disposizione – afferma Silvana Leo – possiamo dire che per riuscire ad ottenere una diminuzione davvero importante dei fumatori nei prossimi anni dobbiamo investire molto in prevenzione sulla fascia di età che va dai 15 a i 20 anni, la più a rischio”.
Ma perché si comincia a fumare? Il Rapporto Ossfad-Doxa 2016 dice che il motivo principale è l’influenza degli amici, la voglia di emularli. Ed è una costante nel tempo. I giovani si avvicinano a questo prodotto pensando di poterlo gestire e invece non lo gestiranno più. Questa popolazione diventerà assolutamente dipendente e passerà ai consumi tipici riscontrabili nelle altre fasce d’età. Il discorso vale sia per gli uomini, sia per le donne. Negli anni, infatti, la differenza di genere è venuta meno.
Il fumo è sempre più donna.
È dimostrato scientificamente che interrompere per sempre il vizio può ridurre addirittura del 50% il rischio di sviluppare il cancro. E non è mai troppo tardi per smettere. E se gli uomini rimangono ancora i più colpiti dalla neoplasia, i nuovi casi tra i maschi stanno diminuendo. Mentre aumenta del 2,7% l’anno l’insorgenza tra le donne residenti in Italia. “Alla base di ciò c’è ancora, purtroppo, il fumo – prosegue Silvana Leo – Rispetto a qualche anno fa, infatti, il tabagismo sta crescendo tra le donne. Il dato, tuttavia, è in controtendenza nella provincia di Lecce. Nonostante l’arrivo di nuove armi terapeutiche la malattia è ancora difficile da trattare e diagnosticare. Solo il 15% dei casi viene scoperto in fase iniziale, cioè quando le possibilità di cura sono maggiori. È bene, quindi, cercare di ridurre al minimo tutti i fattori di rischio iniziando con il buttar via per sempre la sigarette“.

Non solo tumore.
In realtà, l’impatto del fumo non si limita al cancro: è molto più ampio e non danneggia solo i tabagisti, ma anche chi gli sta vicino. il fumo condiziona lo sviluppo polmonare del feto fin dalle prime fasi della gravidanza, ma i danni dell’esposizione passiva al fumo continuano per tutta l’infanzia e l’adolescenza e si mantengono nella vita adulta. Il fumo provoca infezioni respiratorie (uno studio ha dimostrato che fumare 15 sigarette al giorno diminuisce la capacità respiratoria del 5%), malattie cardiovascolari.
“Non ignoriamo quindi i danni del fumo – sottolinea Silvana Leo – e non dimentichiamo che smettere di fumare fa bene a qualsiasi età, un dato dimostrato da molti studi ma soprattutto dalla testimonianza delle nostre pazienti che sono uscite dal tunnel”.

Esci dal tunnel gode del patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità , Associazione Italiana di Oncologia Medica, Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, Fondazione Insieme contro il Cancro e la Società Italiana di Chirurgia Toracica (Sict).
“Smettere di fumare è una missione possibile e comporta grandi benefici per la salute a tutte le età. Il nostro tour – conclude Silvana Leo – si pone obiettivi ambiziosi: responsabilizzare la società sui rischi per la salute provocati dal tabacco. I risultati che abbiamo raggiunto, rappresentano la base per proseguire sulla strada intrapresa con la diffusione di una nuova cultura della prevenzione. Per questo, rinnoviamo anche un appello anche alle Istituzioni affinché siano introdotte norme più stringenti sul fumo, e perché continuino a sostenere le campagne di informazione e di educazione alla salute. Solo così è possibile difendere la salute di tutti i cittadini, specialmente delle persone più a rischio, come le donne in gravidanza, i bambini e gli adolescenti”.

Durante l’evento, inoltre, sarà presentato il programma di informazione e sensibilizzazione sulla sui corretti stili di vita in un percorso di promozione della salute: dieta mediterranea e attività fisica rivolta alle scuole primarie (classi IV e V) e alle scuole secondarie con materiale didattico e informativo ideato da WALCE, Aiom e La Chiave d’Argento.

L’iniziativa – promossa da Walce Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe) e l’Associazione La Chiave d’Argento onlus – è stata accolta con entusiasmo dalla Regione, dal Comune di Lecce nella persona del sindaco Paolo Perrone e dell’assessore Nunzia Brandi che hanno messo a disposizione piazza Sant’Oronzo e dal direttore generale della Asl di Lecce Silvana Melli.