La serata si aprirà, come da tradizione della rassegna, con un calice di buon vino offerto al pubblico, per un momento di accoglienza e convivialità, prima di immergersi in un programma musicale di rara intensità ed energia, capace di coniugare tradizione e contemporaneità, virtuosismo e introspezione.
Il concerto propone un viaggio sonoro originale e sorprendente, che mette in luce le straordinarie potenzialità espressive della fisarmonica da concerto attraverso epoche, stili e linguaggi molto diversi tra loro.
Si parte con le Parti 2 e 5 di “Gulag” del compositore russo Vladislav Zolotaryov Vlassov, brani intensi e drammatici che evocano le atmosfere cupe e tormentate dei campi di prigionia sovietici. La fisarmonica, qui, diventa voce di dolore e resistenza.
Segue un omaggio ai grandi maestri del passato con il Preludio e Fuga BWV 858 di Johann Sebastian Bach, pagina emblematica del Clavicembalo ben temperato, riletta con la ricchezza dinamica e timbrica dello strumento moderno.
Dalla solennità barocca si passa poi alla brillantezza della Sonata K427 di Domenico Scarlatti, breve ma virtuosistica composizione che rivela l’influenza della musica popolare iberica e il gusto per la sperimentazione armonica e ritmica.
Con “Passing III” del compositore tedesco Matthias Pintscher Lohse, ci si immerge in sonorità più rarefatte e contemporanee, dove i silenzi, i respiri e le sfumature diventano parte integrante della scrittura musicale.
Nel brano “Without a title Op. 72” del norvegese Pål Ragnar Olsen, la fisarmonica si fa invece veicolo di esplorazione poetica, in un linguaggio introspettivo e ricco di tensione espressiva.
Non manca una parentesi virtuosistica con “Gnomenreigen” di Franz Liszt, celebre studio trascendentale pieno di energia e leggerezza, che Vittorio Chittano reinterpreta con maestria trasportandolo nel mondo della fisarmonica.
Profonda e mistica è invece “De Profundis” di Sofia Gubaidulina, uno dei capolavori del repertorio per fisarmonica solista. Un brano visionario e spirituale, intriso di simbolismo religioso e pathos.
La serata prosegue con “Revelation” di Sergei Voitenko, brano contemporaneo caratterizzato da grande forza comunicativa e intensi contrasti emotivi, che esalta la potenza drammatica dello strumento.
A chiudere il programma, il finale della Sonata n. 6 di Aleksandr Kusyakov, ricco di slancio ritmico, passaggi vertiginosi e colori audaci: un epilogo esplosivo per un concerto che promette di stupire e affascinare.
Per informazioni e biglietti, rivolgersi alla Camerata Musicale Salentina (in Viale Oronzo Quarta 20 a Lecce, tel. 348 0072654 – 348 0072655; email: biglietteria@cameratamusicalesalentina.com). Ticket disponibili anche su Vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito.
Fondata dal M° Carlo Vitale nel 1970, la Camerata Musicale Salentina è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce. Sponsor della manifestazione la Banca Popolare Pugliese.
PROGRAMMA MUSICALE
V. Vlassov, Gulag part. 2 & 5;
J. S. Bach, Preludio e Fuga BWV 858;
D. Scarlatti, Sonata K427;
M. Lohse, Passing III;
P. R. Olsen, Without a title Op. 72;
F. Liszt, Gnomenreigen;
S. Gubaidulina, De Profundis;
S. Voitenko, Revelation;
A. Kusyakov, Sonata n. 6 (finale)
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