Lecce, Asili nido comunali in concessione: chiarimenti

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Le dichiarazioni dell’assessore al Welfare Saverio Citraro

LECCE – Come è noto gli asili nido comunali attualmente in funzione in città sono quattro: due a diretta gestione comunale, “Il Cerbiatto” e “Il Piccolo Principe”, e due affidati in concessione a terzi dal 2013: “Ilaria Alpi”, che si prende cura di 60 bambini, e “Nicholas Green”, che conta 49 posti.

Gli asili in concessione sono gestiti dalle ditte che sono risultate aggiudicatarie della procedura aperta indetta dal Comune di Lecce con determinazione dirigenziale del settore Welfare 138 del 20/06/2017: le società cooperative “La Strada” (Ilaria Alpi) e “Orsa” (Nicholas Green), che si sono aggiudicate la gestione per tre anni. La sostenibilità degli asili nido in concessione, sulla base del contratto sottoscritto, era garantita da tre fonti di finanziamento: le rette mensili corrisposte dalle famiglie al concessionario; il contributo al costo di gestione assicurato con fondi PAC (Piano di azione per la coesione); i Buoni Servizio per minori (finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione D.R. 755/2015).

Una di queste fonti di finanziamento è dal settembre 2017 venuta meno, cioè successivamente al bando di gara del Comune. Con Determina Regionale n°900 del 26/09/2017, infatti, veniva disposto che “non sono in alcun modo ammissibili […] spese per le quali il beneficiario finale (unità di offerta) abbia già fruito di una misura di sostegno nazionale o comunitaria o regionale o comunale per il medesimo posto-utente”: in sostanza il divieto di cumulo del buono servizio con altri contributi pubblici, comunitari, nazionali, regionali e comunali. Ciò in virtù della natura del finanziamento europeo (FESR FSE 2014/2020) utilizzato per l’erogazione dei medesimi Buoni, in quanto è vietato il cumulo di risorse in capo al medesimo beneficiario/destinatario del finanziamento, essendoci già sul servizio in oggetto un contributo di gestione a valere sui fondi PAC.

Per l’anno 2017-2018, stante la permanenza per contratto del contributo Pac-Comune, e dunque venuta meno la possibilità di coprire parte dei costi attraverso i Buoni di Servizio il Comune di Lecce si è fatto carico della differenza con deliberazione di Consiglio Comunale.

Il contributo Pac andrà a scadenza nel luglio del 2018. Per l’anno educativo 2018-2019, e il successivo, il solo contributo comunale e l’introito derivante dalle rette, come da contratto, non garantisce la sostenibilità del servizio né l’abbattimento delle rette. L’unica modalità per abbattere le rette resta dunque quella dei Buoni di conciliazione. I Buoni vengono erogati sulla base delle tariffe stabilite dalla Regione Puglia in relazione al costo per utente di ogni asilo nido.

Gli asili nido Alpi e Green saranno iscritti nel catalogo telematico regionale come “Unità di offerta” del servizio. Successivamente dovranno sottoscrivere con l’Ambito Sociale di Zona un contratto all’interno del quale sarà rinegoziata la tariffa. Il valore del buono comprensivo di quota a carico delle famiglie sarà determinato tenendo conto della tariffa normalmente applicata dall’Unità di offerta, rideterminata sulla base delle risorse finanziarie complessivamente disponibili per l’erogazione dei Buoni servizio, della platea dei soggetti interessati nonché sui costi del personale. La retta pagata dalle famiglie sarà calmierata attraverso i buoni in relazione alle fasce di reddito stabilite dalla Regione. In ogni caso le famiglie non subiranno, se non per le fasce di reddito alte, scarsamente presenti negli asili nido comunali leccesi, variazioni significative. Le nuove rette a carico delle famiglie saranno rese note appena disponibili, ad oggi non essendo ancora determinate.

Secondo le stime dell’Ufficio Asili nido quasi il 70 per cento degli utenti beneficeranno con il nuovo regime di una riduzione della retta. Per il 30 per cento, corrispondente a dichiarazioni Isee superiori ai 13mila euro, ci sarà una rimodulazione della retta. È bene precisare che ad oggi per ogni asilo nido comunale in media solo una decina di nuclei familiari utenti del servizio supera il valore Isee di 13mila euro, solo un nucleo per asilo i 20mila.

Le cooperative che gestiscono gli asili Ilaria Alpi e Nicholas Green saranno a disposizione delle famiglie aggiudicatarie del posto per il proprio bambino, per assisterle nell’iscrizione alla piattaforma regionale attraverso la quale richiedere i buoni di conciliazione, che copriranno la differenza tra la retta corrisposta e il costo medio per bambino.

Il nuovo, necessario, regime di sostenibilità finanziaria degli asili nido comunali in concessione, sarà sancito anche attraverso la modifica del contratto tra il Comune e le ditte assegnatarie. Modifica che sarà oggetto di una delibera di Consiglio Comunale alla quale gli uffici dell’assessorato al Welfare stanno già lavorando.

Cogliamo in questi giorni legittimi segnali di preoccupazione delle famiglie e delle operatrici degli asili nido in concessione riguardo a questo cambiamento di regime di finanziamento del servizio – dichiara l’assessore al Welfare Saverio Citraro – il mio invito è alla tranquillità, anche il prossimo anno le attività saranno svolte regolarmente e il servizio sarà garantito a prezzi accessibili, in molti casi inferiori rispetto al passato, sia al Nicholas Green che all’Ilaria Alpi. La rimodulazione delle tariffe deve ancora avvenire, invito a non costruire ragionamenti su cifre che non ci sono. A questo proposito invito alla collaborazione anche le ditte concessionarie”.