Labriola su aria Taranto

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“Pulita solo quanto piove. Su copertura parchi primari serve intervento immediato”

On. Vincenza LabriolaTARANTO – “La pioggia delle scorse ore ha per così dire ripulito il cielo di Taranto, sul finire di un’estate in cui la popolazione ha dovuto fare i conti, per l’ennesima volta, con le polveri dell’Ilva, che anche grazie al forte vento hanno ricoperto e avvelenato la città. Inutile stupirsi ora del colore dell’acqua delle pozzanghere, di fronte a un’emergenza che vive trecentosessantacinque giorni l’anno, che vede i nostri marciapiedi, i nostri balconi, i nostri giardini cosparsi di polvere mortale, situazione che ben poco sembra interessare il governo nazionale, primo responsabile degli inaccettabili ritardi nella copertura dei campi primari dell’acciaieria. La prossima settimana, in sede di commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, incontreremo i commissari dell’Ilva, chiedendo loro spiegazioni sull’emergenza ambientale legata alla mancanza di accorgimenti fondamentali, copertura dei campi in primis. L’audizione, ottenuta anche grazie alla determinazione del gruppo di Forza Italia, dovrà rappresentare un momento di svolta. Basta rimandare a tempo indeterminato scelte che sono già in ritardo di anni”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.
La città soffre, i nostri bambini, le nostre famiglie, hanno più possibilità di ammalarsi delle persone che vivono altrove – prosegue Labriola –. Serve un impegno concreto da parte dello Stato, in principal modo nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella assuma consapevolezza del dramma vissuto dal capoluogo ionico, e incontrando gli studenti tarantini in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, il prossimo 18 settembre, porti loro un impegno concreto nella direzione del cambiamento. Si tratta di quegli stessi ragazzi che non possono giocare liberamente nei campi di calcio o frequentare i giardini pubblici nei giorni di wind day. E’ il momento di restituire libertà e diritto alla salute alla nostra gente”.