è la coreografia contemporanea di Fredy Franzutti che reinterpreta i temi della poetica di Vittorio Bodini e Carmelo Bene, su musiche di Johann Sebastian Bach.
Le tre parole del titolo infatti sono generate partendo dalle iniziali del nome del compositore tedesco considerato uno dei più grandi nella storia della musica e inanellano concetti – in chiave metafisica – specifici di una posizione geografica e di una condizione storica e identitaria.
La combinazione che schiude il forziere delle immagini evocate è quella che adopera le capacità di Vittorio Bodini e Carmelo Bene. La prospettiva, che accomuna i temi e i percorsi principali della produzione creativa dei due artisti, fa inoltre divenire “contemporanea” la proposta culturale che vede protagoniste la compagnia Balletto del Sud e l’orchestra OLES.
dunque è un ponte tra culture, simbolo di acquisizione di saperi e nuove lingue, anche attraverso incontri-scontri storici.
Il Sud come “invenzione fantastica” di Bodini, metafora della condizione umana, che Franzutti riprende da “La Luna dei Borboni” con una figura femminile che sfida le convenzioni.
Il Barocco, infine, inteso come “una condizione dello spirito in cui si riflette un disperato senso del vuoto – l’horror vacui” (V. Bodini) che si cerca di colmare con l’esteriorità, l’ostentazione, l’oltranza decorativa. Il Barocco dell’oltranza di Carmelo Bene, della malleabilità mutuata delle forme statiche – statue e dipinti – fino all’espressione seduttiva del corpo nella sua plasticità.
Anche per Carmelo Bene, come per Bodini, la riflessione sul barocco è stata centrale in tutta la sua attività artistica. Non a caso i critici hanno fatto spesso riferimento al barocco, e a quello leccese in particolar modo, parlando della sua opera teatrale e cinematografica.
“Jonio, Sud, Barocco” è la scansione dello spettacolo in tre quadri che si animano sulle composizioni di Joann Sebastian Bach, opere barocche notevoli per profondità intellettuale e oggi considerate tra le più complesse e articolate della musica occidentale.
Gli interpreti principali sono Nuria Salado Fustè, Ovidiu Chitanu e Marco Nestola per “Jonio”, Alice Leoncini per “Sud” e Giulia Ricciardulli per “Barocco”, affiancati dall’intera compagnia.
Le coreografie sono di Fredy Franzutti, ideate per il Balletto del Sud, che dirige dal 1995.
Le musiche invece sono eseguite dall’Orchestra OLES.
La sequenza e la scelta dei brani poi sono a cura del M° Marco Delisi, attualmente presidente dell’Orchestra Oles (Concerto per violino nr° 1 in La minore, Aria sulla quarta corda, Suite nr° 2 per flauto e orchestra, Preludio dalla Suite nr° 1 per violoncello e Concerto per due violini in Re minore).
Le scene e i costumi inoltre sono ideati da Franzutti in un progetto unitario.
La prevendita si effettua presso la sede della compagnia in via Biasco, 10 a Lecce.
Info tel. 0832 453556 – h 9.30/17.00
Prevendita on line su www.ciaotickets.com
Costo dei biglietti: 20 euro intero (ridotto under 25 e over 65: 15 euro).
oggi alle ore 19.00 presso la libreria Liberrima in Corte dei Cicala 1, a Lecce, si terrà una conferenza con videocitazioni dal titolo “Bach allo zoo, la risposta coreografica nel ‘900 alla musica di Johann Sebastian Bach tra Europa e Stati Uniti” a cura di Stefano Tomassini. Associato di Studi coreografici e di danza all’Università IUAV di Venezia, esplora le interpretazioni e le risposte coreografiche che la musica immortale di Bach ha ispirato nel corso del Novecento, sia in Europa che negli Stati Uniti.
Tomassini, autore delle monografie “Tempo fermo” (2018) e “Tempo perso” (2021) e con il nuovo volume “Bach allo Zoo, Coreografia e musica nel ‘900” (2025) in uscita, è punto di riferimento nel campo della ricerca sulle asimmetrie temporali nella danza.
Dialoga con l’autore il coreografo e direttore artistico del Balletto del Sud Fredy Franzutti. Ingresso libero.
Gli spettacoli, in programma dal 13 luglio al 31 agosto 2025 nel Chiostro dei Teatini di Lecce, si realizzano grazie al contributo del MIC – Ministero della Cultura; della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio; al sostegno del Comune di Lecce e godono del patrocinio del Museo Castromediano di Lecce e del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
spettacolo di DANZA, MUSICA e TEATRO
dedicato al mito antico e alla Mitologia
I personaggi dell’Olimpo, le leggende degli eroi, gli incantesimi e le metamorfosi, divengono quadri danzati e interpretazioni teatrali in uno spettacolo che presenta balletti dal repertorio classico, ricostruiti nei costumi e nello stile, e coreografie “a tema” create da Fredy Franzutti. L’arte greca, la plasticità delle statue, le scene descritte sui vasi, le maschere della tragedia, sono state fonte di ispirazione e materia di reinterpretazione per musicisti e coreografi che, attratti dal gusto e dalla ricerca per il classico, hanno creato meraviglie della musica e del balletto.
Negli anni, le diverse edizioni di Miti in Scena (la prima edizione è del 1999 prodotta dalla fondazione Memmo per l’inaugurazione, dopo i restauri, del teatro romano di Lecce) hanno presentato differenti coreografie e numerosi artisti. La versione 2023, creata in coproduzione con il Festival d’Autunno di Catanzaro del Teatro Politeama (dove ha debuttato il 20 Ottobre 2023), analizza il mito legato all’amore e alla morte con il titolo Eros e Thanatos.
Il programma, che alterna quadri emozionali ed evocativi a brani di brillante virtuosismo, si compone con interventi di danza, musica e teatro. I brani teatrali inoltre sono interpretati dall’attore Andrea Sirianni, che collabora stabilmente con la compagnia.
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