I dettagli
BARI – Su segnalazione della Polizia locale e della ripartizione Igiene e Ambiente, il Comune di Bari, attraverso l’Avvocatura civica, si è costituito parte civile nell’udienza dello scorso 7 gennaio che vede imputati due soggetti che realizzavano e gestivano una discarica non autorizzata su area di proprietà del Comune di Bari.
L’area in questione, che si sviluppa su un’estensione di circa 700 mq, nel territorio di Ceglie del Campo, seppur recintata, veniva utilizzata sistematicamente come sito per il deposito e lo smaltimento di significative quantità di rifiuti speciali non pericolosi – vecchi pneumatici, elettrodomestici fuori uso, schede informatiche, materiali provenienti da attività di demolizione e costruzione, ferrosi, in plastica e in legno, parti di carrozzeria di veicoli -, con modalità non conformi alla legge dei rifiuti, causando non solo una situazione di degrado dei luoghi ma anche il presupposto per attività illecite di smaltimento dei rifiuti attraverso l’accensione di roghi.
L’amministrazione comunale ha potuto costituirsi in seguito all’attività di indagine condotta dalla Polizia locale che ha individuato il sito e avviato i procedimenti sanzionatori nei confronti dei soggetti colti sul fatto intenti nelle azioni illecite che si configurano come reato ambientale.
“I responsabili di queste azioni spregevoli devono risarcire il Comune e il territorio per quello che hanno fatto, che è non procura solo un danno ambientale, ma che mette a repentaglio la salute di centinaia di persone che vivono nei quartieri periferici dove esistono ancora vaste porzioni di territorio non urbanizzato – spiega l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli -. Ma non sono i soldi ad interessarci: con la costituzione di parte civile volgiamo mandare un segnale a tutti quelli che pensano che le campagne della città di Bari siano terra di nessuno e ai residenti, a cui vogliamo ribadire il nostro impegno nella lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti e ai reati connessi a questa pratica. Porteremo all’interno di un’aula del tribunale la voce di tutti quei cittadini che sono costretti a respirare fumi o a stare chiusi in casa con le finestre sbarrate. Speriamo che questa vicenda serva anche da deterrente per chi continua a bruciare rifiuti nella campagne della città, perché noi non intendiamo mollare la presa, anzi, siamo convinti di dover andare fino in fondo. A breve, in giunta, arriverà anche la delibera con cui proroghiamo la sperimentazione dei controlli sul territorio affidati alle associazioni locali che coaudiuvano le attività della Polizia locale, e che ringraziamo per l’impegno a tutela dell’ambiente e della salute pubblica“.
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