Sabato 6 e domenica 7 gennaio ultimi due appuntamenti con la natività carsica
GRAVINA (BA) – “Lùmina” è pronta per regalare alla città un nuovo carico di emozioni.
Ancora due appuntamenti prima che cali il sipario sulla prima ed intensissima edizione del progetto a cavallo tra fede e tradizione presepiale: una rappresentazione di luci e suoni i cui testi, totalmente sacri, fondono i vangeli di Matteo e Luca per uno spettacolo ricostruttivo.
L’intuizione a firma del consorzio “Evo”, la cordata di menti che opera da anni nell’ambito degli eventi applicati al marketing territoriale, con la preziosa partnership della fondazione “Pomarici Santomasi” e il sostegno del Comune, riporterà la storia della nascita di Gesù a Gravina sabato 6 e domenica 7 gennaio, alle 18, alle 19 e alle 20come da consueto calendario.
Lo spettacolo fruibile attraverso anfratti privilegiati, tra cui l’area nei pressi del Bastione Medievale, di via Giudice Montea, della Cattedrale, nonché la terrazza del Vecchio Crapo, permetterà di assistere a una rappresentazione della natività sapientemente raccontata dalle voci narranti, mentre le installazioni in legno, disposte negli angoli nascosti della città rupestre e visibili a grandezza d’uomo, via via si illumineranno catapultando lo spettatore in una cornice inedita di paesaggio e atmosfera.
Oltre a “Lùmina” si infiammano anche le polemiche di “critici” per passione che, senza causa asseriscono di cifre milionarie per la realizzazione dell’opera e calendari non rispettati. «E qui serve una precisazione al pensiero- puntualizzano gli organizzatori- l’evento è privato e sostenuto da partner privati che hanno voluto investire nell’opera che resta propria, messa a disposizione per la comunità locale in questo Natale, da non confondere con le luminarie e neppure con un calendario comune di eventi».
Dopo aver conquistato il pubblico con applausi e consensi in occasione di ogni tappa luminosa, “Lùmina” e la sua squadra, tutt’altro che adagiata sugli allori, ha in cantiere ben più di un secondo capitolo: la ricostruzione del passato attingendo dalla memoria collettiva, ma con nuove sfumature, per trasformare l’evento in attrattore turistico; oltre chela condivisione della felice intuizione con tutti i Comuni che vantano la “gravina”, la tipica morfologia carsica della Murgia (Matera, Laterza, Castellaneta, Ginosa, fino giù al parco delle Gravine).
Ma il progetto è destinato a portarsi dietro strascichi ben oltre il periodo natalizio: l’evento concepito come formatche accompagna i visitatori lungo un itinerario cadenzato da attività differenziate, scegliendo un tema per ogni weekend e sviscerandolo attraverso la stessa formula luminosa; un modo per la città di rendere omaggio alla sua storia e ai suoi monumenti iniziando dal connubio habitat rupestre- religioso. I singoli eventi satellite si svolgerebbero nel centro storicoe nelle periferiedove verranno allestiti dei punti-salotti- destinati all’arte, alla letteratura, alla musica, e anche al teatro o al cinema, e se è vero che il primo amore non si scorda mai , alla rievocazione storica.