Giorno della Memoria: Castelluccio Valmaggiore ricorda il conferimento della cittadinanza alla senatrice Liliana Segre

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CASTELLUCCIO VALMAGGIORE (FG) – Quello di quest’anno è il ventunesimo appuntamento con il Giorno della Memoria, anche a Castelluccio Valmaggiore, a settantasei anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e dalla fine della Shoah.

Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa, infatti, abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Le truppe liberatrici, entrando nel campo di Auschwitz-Birkenau, scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah. Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei.

Quest’ anno a causa della pandemia non sarà possibile celebrare come vorremmo la Giornata della Memoria, – spiegano il sindaco Rocco Grilli e l’amministrazione comunale – tuttavia vogliamo commemorare questo anniversario ricordando la seduta del Consiglio Comunale dello scorso anno quando, proprio il 27 Gennaio, il Comune di Castelluccio Valmaggiore conferì, durante una seduta insolitamente partecipata, la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, una degli ultimi testimoni dell’orrore nazifascista“.

A distanza di un anno la comunità di Castelluccio Valmaggiore ricorda con commozione quella bella iniziativa e pone un sincero tributo di ringraziamento alla Senatrice Segre per il coraggio e l’alta testimonianza.

Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“.