Gdf Bari, identificati 43 lavoratori in nero e 11 irregolari

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guardia di finanzaBARI – Continua incessante l’attività dei Finanzieri del Comando Provinciale di Bari per arginare il triste e deprecabile fenomeno del “caporalato” e dell’utilizzo di lavoratori in nero e/o irregolari nel settore agricolo.

In particolare sono stati eseguiti una serie di controlli su strada e accessi ispettivi in diversi fondi nei confronti di 36 tra aziende e società agricole operanti a Bari, Barletta, Canosa di Puglia, Andria, Minervino Murge, Bitetto, Bitritto, Capurso, Triggiano, Valenzano, Conversano, Noicattaro, Polignano a Mare, Mola di Bari, Bitonto, Palo del Colle, Adelfia, Sannicandro di Bari, Gioia del Colle, Turi, Casamassima, Altamura e Cassano delle Murge.

I controlli sinora eseguiti hanno riguardato aziende e persone fisiche emerse a seguito di specifica attività di analisi di rischio (volume d’affari/numero di lavoratori, rapporto tra numero complessivo giornate uomo e numero lavoratori rilevato dalle banche dati INPS e S.I.A.N. – Sistema Informativo Agricolo Nazionale – in comparazione con il numero di giornate per coltura stabilito dalla Regione Puglia), nonché risultanze investigative, sopralluoghi ed attività di osservazione.

Per le situazioni di lavoro “in nero” rilevate sono state avviate le procedure per l’irrogazione della “maxisanzione”, che va da un minimo 1.950 euro a un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare, ai sensi della normativa di settore.