Le opere di Angeli, che includono iconografie forti come svastiche, croci, aquile imperiali e falci, sono un richiamo drammatico alla condizione umana e alle atrocità storiche, ma anche un monito contro ogni forma di oppressione. Come lui stesso scriveva, molte delle sue opere nascono dal contatto quotidiano con la strada. “Vidi i Ruderi, le Lapidi, simboli antichi e moderni come l’Aquila, la Svastica, la Falce e Martello, obelischi, statue, Lupe Romane sprigionare l’energia sufficiente per affrontare l’avventura pittorica”.
Tra le opere esposte, spiccano alcuni lavori degli anni Ottanta, tra cui la serie degli aeroplani, che trattano temi legati alla guerra e all’infanzia rubata. Altre opere, come quelle delle marionette, offrono invece un autoritratto ironico e riflessivo dell’artista, che sembra preludere alla fase finale della sua vita.
“La città di Foggia – commenta Giuseppe Benvenuto, direttore della Contemporanea Galleria d’Arte – è da sempre sensibile all’arte e alla cultura. Per questo ho scelto di portare qui un grande artista italiano, la cui arte affronta temi universali e attuali che parlano direttamente alla nostra coscienza collettiva. Sono certo che anche questa volta la città risponderà con grande interesse e curiosità.”
All’inaugurazione della mostra, in programma giovedì 16 gennaio alle 18.00 presso la Contemporanea Galleria d’Arte (Viale Michelangelo, 65), parteciperà anche Graziamaria Starace, Assessore alla Cultura del Comune di Vieste.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, festivi inclusi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, fino al 28 febbraio.
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