CAPURSO – Capurso si prepara ad accogliere la Festa Grande in onore della Madonna del Pozzo, in programma dal 29 agosto al 7 settembre con un ricco calendario di celebrazioni, appuntamenti culturali e momenti di intrattenimento da non perdere e da vivere insieme. Una ricorrenza che affonda le sue radici nel 30 agosto 1705, data in cui don Domenico Tanzella rinvenne, all’interno di un antico pozzo, una sacra effigie della Vergine Maria in stile bizantino, dando origine a una devozione che da oltre tre secoli anima la comunità capursese.
C’è grande attesa per la novità assoluta dell’edizione 2025: lo spettacolo piromusicale Un pozzo di stelle, a cura di Fire Light, che andrà in scena sabato 30 agosto alle ore 23 dopo l’offerta delle corone festive alla Madonna. Inoltre, quest’anno il Comune ha predisposto un servizio straordinario di parcheggio nella zona industriale con bus navetta gratuito, pensato per agevolare l’arrivo dei visitatori attesi e rendere più scorrevole la viabilità nei giorni della Festa.
«La Festa della Madonna del Pozzo, la nostra Festa Grande, è il momento centrale della vita di noi capursesi. Per tradizione e sentimento è il nostro vero “capodanno”: un tempo che scandisce la vita della comunità, che ci richiama alle nostre radici e ci unisce nella fede e nella gioia. È il momento in cui tanti nostri concittadini emigrati tornano a Capurso per ritrovare le proprie famiglie e partecipare insieme ai festeggiamenti.
È il momento in cui decine di migliaia di devoti e visitatori arrivano da ogni parte per vivere l’esperienza unica della nostra festa. Per tutti loro, per i capursesi e per chi ci raggiunge, ogni anno facciamo il possibile affinché la Festa Grande sia davvero una Grande Festa: un’occasione di comunità, di condivisione e di accoglienza che custodisce la nostra identità e la proietta nel futuro», dichiara Michele Laricchia, sindaco di Capurso.
Non mancheranno le tradizionali processioni, in particolare il Corteo Storico con il Carro Trionfale fissato alle ore 22 di domenica 31 agosto. Tra gli appuntamenti di spettacolo, riflettori puntati sullo show comico di Uccio De Santis, in programma lunedì 1° settembre alle ore 21:30 in piazza Gramsci, e sul concerto dei Gemelli di Guidonia, previsto domenica 7 settembre alle ore 21 sempre in piazza Gramsci, come evento conclusivo dell’Ottava. A questi si aggiunge il resto del fitto cartellone che accompagna ogni anno la Festa Grande, rinnovandone il profondo valore religioso, culturale e comunitario.
Venerdì 29 agosto, alle ore 20, la processione del “Quadro”, che dalla cappella del Pozzo giungerà in Piazza Umberto I. A seguire, alle ore 22, nella Villa Comunale, la performance musicale dei giovani DJ Vibes Project che si esibiranno nel live set DJ Park Party.
Sabato 30 agosto, alle ore 21:30, la solenne celebrazione in Basilica con l’Offerta delle Corone festive alla Madonna del Pozzo. Alle ore 23, il punto di forza dell’edizione di quest’anno: lo spettacolo piromusicale Un Pozzo di Stelle curato da Fire Light di Giuseppe Roberto.
Domenica 31 agosto, alle ore 10:30 sul Sagrato Reale della Basilica, la processione della Sacra Effige. Alle ore 22, il tradizionale e suggestivo Corteo Storico con il Carro Trionfale, che dal Sagrato Reale della Basilica attraverserà le vie del paese.
alle ore 21:30 in piazza Gramsci, lo spettacolo comico di Uccio De Santis.
Sabato 6 settembre, alle ore 20, spazio alla memoria con la rievocazione storica del rinvenimento dell’affresco della Madonna del Pozzo, che partirà dalla Chiesa del Pozzo e si concluderà al sagrato della Basilica.
Domenica 7 settembre, si torna in piazza Gramsci alle ore 21, con il concerto dei Gemelli di Guidonia, offerto dal Comune di Capurso.
Nell’anno 1705 un prete di Capurso, Don Domenico Tanzella, versava in gravissime condizioni e sembrava ormai spacciato, avendo i medici diagnosticato un male inguaribile.
Una notte imprecisata di quell’anno la Madonna apparve al sacerdote dicendogli che sarebbe subito guarito se avesse bevuto dell’acqua dell’antico pozzo detto di “Santa Maria” e fatto voto di erigere una Chiesa con annesso Convento dei Frati Francescani.
Il Tanzella, fiducioso nelle parole della Madonna bevve l’acqua del pozzo indicato e guarì all’istante. L’ultima domenica di agosto dello stesso anno (30 agosto 1705), il prete volle rendersi conto del miracolo. Si recò col fratello e con altri due amici a visitare il pozzo di “Santa Maria”, distante circa mezzo miglio dall’abitato, a destra della strada provinciale che conduce a Noicattaro.
Scesero per la scaletta a pioli, essendo il pozzo in parte prosciugato. Nella difficoltà della discesa, le candele che avevano tra le mani, caddero nell’acqua e continuarono tranquillamente ad ardere e a far luce. Spronati e incuriositi maggiormente dalla novità del prodigio, cominciano a perlustrare la parete e vedono sull’intonaco alla parte di mezzogiorno, una bellissima immagine della Madonna, di stile bizantino, che li guarda sorridente.
L’immagine sacra, staccandosi miracolosamente dalla parete del pozzo, prima galleggia sull’acqua e pochi istanti dopo si consegna da sé nelle braccia del sacerdote Tanzella. Questi con grande commozione si affretta a ritornare con il prezioso affresco in paese e lo deposita provvisoriamente nella sagrestia della Chiesa che a sue spese stava costruendo in un suo podere.
Condotta a termine la costruzione della Cappella, il 9 febbraio del 1706 essa viene benedetta dallo stesso Domenico Tanzella e aperta al culto pubblico sotto il titolo di Santa Maria del Pozzo, dal luogo del rinvenimento e di San Lorenzo Martire.
Di fronte all’inattesa evoluzione degli eventi, don Domenico Tanzella si convinse della necessità di affidare il culto della Vergine del pozzo a un istituto religioso di rigida osservanza e indicò i Francescani Alcantarini.
Don Lorenzo Pappacoda, principe di Triggiano e Marchese di Capurso, pressato dal Tanzella, si rivolse nel 1713 alla Santa Sede per il nulla osta, chiese di fondare a sue spese un convento alcantarino accanto alla cappella di San Lorenzo.
I Francescani entrarono in Capurso soltanto il 5 novembre 1737. All’inizio del 1738 cominciò a sorgere l’edificio del Convento con annessa Chiesa, così si solennizzò la posa della prima pietra del convento, su progetto dell’Architetto Giuseppe Sforza di Bari.
Nel febbraio 1739 già funzionava una comunità francescana con 7 religiosi, dediti al servizio della cappella di Santa Maria del Pozzo. La facciata era stata progettata dirimpetto al paese con fronte di 43 metri, presentava forma compatta quasi quadrata: al piano terra si apriva un imponente porticato con due pozzi centrali; al piano superiore, sistemate sui quattro corridoi, si snodavano ben 38 celle monacali, adeguate alla povertà professata dagli Alcantarini.
Finalmente la fabbrica del Convento fu completata nell’ottobre del 1746. Oggi, tutto il prospetto risulta ben armonizzato con la facciata della Basilica, essendo stato arricchito di un colonnato superiore, su disegno dell’Arch. Angelo Pesce di Casamassima.
Intanto la sacra Immagine della Madonna del Pozzo, fin dal 24 agosto 1748 era stata già trasportata dalla sua primitiva Cappella nel nuovo più vasto refettorio dei religiosi, il quale fu adibito a chiesa per parecchi anni.
Portato finalmente a compimento il bellissimo Tempio dedicato a «Maria SS. del Pozzo» il 27 agosto 1778, il prodigioso dipinto fu qui trasportato e collocato definitivamente nella Cona che sormonta l’Altare maggiore, tutto rivestito di marmi preziosi.
Dopo una lunga scia di prodigi, grazie alla grandissima attenzione data alla Vergine del Pozzo dalla moltitudine di fedeli, semplici popolani, vescovi, alti prelati, dal Re in persona e dal Papa stesso, Pio IX dispose che il Card. Mario Mattei, Arciprete del Capitolo Vaticano, si recasse a Capurso per incoronare in oro l’Immagine miracolosa nella storica data del 20 maggio 1852.
Numerosissimi sono i miracoli operati per intercessione della Vergine SS. del Pozzo, soprattutto a favore dei bambini, come testimoniano gli ex-voto appesi alle pareti del Santuario.
I Frati Francescani, custodi del Santuario, consapevoli della loro responsabilità e della missione affidata ad essi espressamente dalla Madonna, si prodigano per custodire e promuovere il culto della Vergine SS. del Pozzo.
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