Copertino, “Piazza Verde”: due concerti per celebrare la natura e il paesaggio

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Domani e domenica in piazza Castello Santino Cardamone e Magnolie bianche con “Canto alla Luna”. Ingresso libero

COPERTINO – Dai fasti di X Factor e i siparietti canori mattutini con Fiorello a un concerto in piazza Castello a Copertino il passo è breve. Due serate di grande spettacolo per festeggiare a Copertino “Piazza Verde”, terza edizione di una manifestazione che celebra la cultura del verde e del paesaggio promossa da Arboverde e Comune di Copertino: la prima, in programma domani sera alle 20.30 – in piazza Castello, come già detto – è il concerto di Santino Cardamone, che con l’ausilio di Giovanni Ferrarelli alla batteria, di Antonio Veltri al basso e Nicola Vincenzo alla chitarra regalerà ai presenti una serata all’insegna della musica impegnata e però divertente insieme. Ingresso libero.

Calabrese d’origine ma bolognese d’adozione – nel capoluogo emiliano ha frequentato il DAMS e il conservatorio G.B Martini – Santino Cardamone si definisce un “cantautore folk blues” influenzato da “Vinicio Capossela, Fabrizio De André, Domenico Modugno e Iron Maiden”. Appassionato chitarrista – allievo di Pietro Aldieri e Vincenzo Colosimo – l’artista ha diviso i palchi con, tra gli altri, Irene Grandi, Luca Carboni e Modena City Ramblers (https://fb.watch/kU5fGL1L8v/).

Domenica 4 giugno, invece – sempre in piazza Castello, sempre alle 20.30, sarà la volta di “Magnolie bianche” e del “Canto alla Luna”: un concerto anteprima del Festival dello Stornello “Fior di tutti i fiori” che vedrà sul Emanuela Gabrieli (voce), Marco Rollo (pianoforte), Marco Tuma (fiati), Stefano Scuro (chitarra) e l’amichevole partecipazione di Ninfa Giannuzzi, Mino De Santis, Palmiro Durante. Ingresso libero.

“Un percorso che racchiude l’amore per la la musica Pop-olare italiana, brani famosi che tutti hanno amato e cantato, la musica del popolo quella di tutti”, scrivono gli artisti. “Abbiamo scelto due grandi artisti che hanno divulgato e amato la loro tradizione, ma che con curiosità hanno scritto e cantato in altri dialetti, hanno approfondito altre culture, dal romanesco, al napoletano, dal siciliano al salentino: Gabriella Ferri e Domenico Modugno. Due artisti che in comune hanno la forza e la potenza dell’interpretazione, la curiosità di sviscerare una canzone per restituirla al pubblico ricca di emozioni”.