Caporalato, Uila Puglia: “Accanto ad una politica di presidio serve una pianificazione strategica”

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aree a rischio erosione costiera in puglia

Così il Segretario Generale Uila Puglia, Buongiorno commenta le dichiarazioni del prefetto Vaccaro

BARI – “Sul caporalato siamo sempre più convinti che accanto ad una ‘politica di presidio’, serva una pianificazione strategica che integri azioni e strumenti che ineriscono le politiche del lavoro, le politiche sociali, quelle abitative, ma anche le politiche sanitarie e assistenziali”. Così il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno commenta le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro, il quale, all’indomani della comunicazione dell’abbattimento di 11 baracche abusive situate all’interno del ghetto di Borgo Mezzanone aveva affermato: “I migranti hanno bisogno di una casa. Spetta agli organi competenti trovare una sistemazione abitativa per queste persone che costituiscono una risorsa indispensabile per l’economia della Provincia di Foggia a forte vocazione agricola. Molti di questi abitanti che risiedono nel ghetto sono regolari e costituiscono una risorsa di lavoro assolutamente indispensabile per il nostro territorio. La ex pista è un luogo dove si consumano numerosissimi reati che vanno dall’occupazione abusiva, alla discarica di rifiuti, allo spaccio di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione. Ma è anche il serbatoio del caporalato“.

Sulle stesse posizioni il Segretario Buongiorno: “Il caporalato, tutti lo sappiamo, va trattato come un fenomeno ‘complesso’ e come tale deve essere oggetto di una visione ‘sistemica’ in cui ognuno faccia la propria parte. Non a caso Di Maio, nella sua visita a Foggia dello scorso anno, parlava del ‘mettere insieme tutte le sinergie perché il caporalato non è solo un problema del Sud ma di tutte le regioni italiane’. La stagione della raccolta del pomodoro è alle porte e, come ogni anno, quasi cinque mila lavoratori si riverseranno in Capitanata per intercettare possibilità di lavoro stagionali. Torneremo a parlare dell’ennesima emergenza e dei problemi che già conosciamo con i relativi rischi per la sicurezza sul lavoro, la sicurezza sulle strade, l’ordine e l’igiene pubblico e la salubrità dei contesti abitativi“.

Dobbiamo iniziare a lavorare prima che sia vera emergenza– continua Buongiorno-esprimo perplessità anche sulla scelta di non confermare il Commissario Straordinario del Governo per il Caporalato, prefetto Rolli che aveva ben lavorato sui territori. All’indomani della sua partenza la Sezione Territoriale di Foggia della Rete per il Lavoro Agricolo di Qualità non viene più convocata. Della tanto reclamizzata ‘sinergia tra gli attori istituzionali’ sul fenomeno caporalato niente più!“.

La Uilaè pronta a lanciare iniziative proprie per sensibilizzare sul tema tutte le parti istituzionali e sociali: “La nostra visione è chiara: il caporalato si contrasta con il lavoro costante di tutti. Governo, Regione Comuni, Forze dell’ordine, Organizzazioni Datoriali e Sindacali, ciascuno per la propria parte, ciascuno per i propri compiti, intervenendo su questioni che spaziano dall’emergenza abitativa, a quella sanitaria, alla gestione dei trasporti e del mercato del lavoro per l’incontro tra la domanda e l’offerta. Oltre a queste problematiche bisogna iniziare ad allargare l’orizzonte operativo, pensando interventi, auspicati da tempo dalla Uila, che prevedano un meccanismo di premialità per le aziende virtuose, di modo da andare a compensare il gap con quelle che continuano a sfruttare i lavoratori e che, sul mercato, saranno sempre più competitive sul prezzo finale. Fare sistema significa anche coinvolgere i consumatori attraverso opportune e mirate campagne informative: i consumatori devono acquisire una nuova consapevolezza sul giusto prezzo che è sinonimo anche di giusto compenso, mentre i buyer devono puntare sui prodotti etici, valorizzando il plus di prodotto derivante da una giusta politica salariale”.

Bisogna promuovere quindi una CULTURA DEL LAVORO E DELLA LEGALITA’ nella sua totalità– conclude il Segretario Buongiorno-ognuno diventando nodo di una rete virtuosa che lavora con una integrazione strutturale e funzionale“.