Protagonista della storia è una bimba georgiana, arrivata in Italia grazie ad un intervento umanitario autorizzato dalla Regione Puglia. I genitori della piccola, due giovani di 22 e 23 anni, ringraziano “la Regione, la direzione dell’ospedale che ha predisposto anche l’accoglienza in una struttura ricettiva dell’Opera di San Pio, i medici, gli infermieri, i tecnici e agli operatori socio sanitari che ci sono stati vicini in questo periodo di pandemia. Hanno fatto di tutto e questo ci ha rassicurati. Grazie anche alle famiglie italiane che ci hanno supportato in questa nostra lunga permanenza, sin dall’inizio. Non lo dimenticheremo mai”.
Scongiurato il pericolo di morte, adesso per la piccola si aprono nuove possibilità di vita. Nei prossimi giorni sarà dimessa, non prima di aver individuato un centro di riabilitazione di elevata specializzazione idoneo a proseguire un caso così complesso. La bimba è arrivata alla Casa Sollievo in seguito a una risonanza magnetica eseguita in Georgia per una presunta difficoltà visiva: l’esame, però, aveva evidenziato un voluminoso tumore al cervello.
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