Barletta, Buoni Spesa: lo stato dell’arte

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I dettagli

BARLETTA – Sono 3.197 le domande inviate dai cittadini al comune per richiedere i Buoni Spesa per far fronte all’emergenza economica legata al Coronavirus.

Di queste, 2.234 sono quelle prese in carico dalle assistenti sociali che si stanno occupando di verificarle nella completezza della compilazione e nella congruità di quanto dichiarato per verificarne l’accoglibilità o meno.

Al momento quelle evase con esito positivo sono 539, che corrispondono ad altrettanti nuclei familiari che hanno ottenuto i buoni spettanti, per un totale di 287.000 euro.

Un grave problema, che sta rallentando il lavoro delle assistenti sociali è quello degli invii multipli. Si registrano, infatti, ben 1.077 domande inviate più volte, mentre 208 sono le domande incomplete di che necessitano di integrazioni; 130 quelle che saranno riprese in considerazione, che fanno riferimento a famiglie le cui difficoltà economiche sono precedenti all’epidemia da Covid 19 e a famiglie che già usufruiscono di misure di sostegno al reddito ma in misura insufficiente e che possono essere integrate con i buoni spesa.

Sono in tutto 276 le domande escluse, di cui 215 non aventi diritto e 61 per avere dichiarato informazioni false. Quattro le rinunce.

A fronte di tutto ciò, si tenga conto che il Centro di raccolta comunale, gestito dalla Rete delle Associazioni, a partire dal 9 aprile scorso, ha distribuito 800 pacchi spesa per far fronte alle situazioni di emergenza in maniera immediata.

Il lavoro che stanno svolgendo gli operatori del Segretariato sociale e le assistenti sociali – hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore alle politiche sociali Maria Anna Salvemini – è complesso e di grande responsabilità perché non è a cuor leggero che si decide di accordare a qualcuno sì e qualcuno no un aiuto così importante in questo momento”. “Questo e tutte le necessarie verifiche – hanno aggiunto il sindaco e l’assessore – richiedono tempo per cui, da parte dei cittadini richiedenti serve un po’ di pazienza ma anche che si cerchi di essere corretti nel fare richiesta”. “Si ricorda – concludono Cannito e Salvemini – che questi Buoni sono stati predisposti, prioritariamente, per chi a causa del Coronavirus è in grave difficoltà economica, tanto da non riuscire a fare neanche la spesa. Ciononostante stiamo rivedendo, subito dopo questi casi, anche le domande di chi gode di sostegni al reddito insufficienti o che, comunque, è in difficoltà”.

Infine l’appello: “E’ importante non inviare le domande più volte perché questo, come già detto, rallenta il lavoro degli operatori, non presentare domande multiple da parte di più componenti dello stesso nucleo familiare, anche perché verrebbero automaticamente escluse”.