Gli incontri sono volti alla conoscenza della storia del capoluogo pugliese
In vista del prossimo 27 gennaio, Giorno della memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, l’amministrazione comunale intende avviare un percorso ampio e partecipato, aperto alle associazioni culturali e ai soggetti formativi interessati, allo scopo di educare alla memoria – innanzitutto dei luoghi e delle storie della città di Bari – i nostri più giovani concittadini, coinvolgendoli nella conoscenza e nel successivo racconto di quanto appreso.
Su iniziativa degli assessori alle Culture, Silvio Maselli, e alle Politiche educative giovanili, Paola Romano, in collaborazione con l’IPSAIC – Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, il prossimo 27 gennaio sarà così la data di avvio di un progetto più ampio che vuole raccontare la storia e le storie della nostra città partendo dai luoghi che ne sono stati palcoscenico e che oggi sono ignorati dai più.
Negli anni del secondo dopoguerra Bari è stata infatti crocevia di popoli in fuga: numerosi campi profughi sono stati insediati a quel tempo sul territorio cittadino, sebbene poche siano le targhe e commemorative o i toponimi che lo ricordino.
Il progetto consiste nel portare a conoscenza degli studenti delle scuole medie inferiori dei 5 municipi cittadini fatti ed eventi legati alla presenza di campi profughi, a singoli episodi della Resistenza e della lotta al nazifascismo accaduti nei quartieri in cui hanno sede le scuole coinvolte e di rendere poi i ragazzi protagonisti di una nuova stagione di memoria condivisa. Nei prossimi mesi saranno quindi organizzati diversi eventi pubblici curati direttamente dagli studenti che avranno la possibilità di raccontare ai propri concittadini i fatti e le storie appresi nel corso dell’esperienza. In quelle occasioni saranno installate targhe commemorative nei luoghi teatro degli eventi narrati.
Lunedì 18 gennaio, alle ore 15.30, presso la sede dell’assessorato alle Politiche educative giovanili, in via Venezia 41, gli assessori Romano e Maselli e il direttore dell’IPSAIC Vito Antonio Leuzzi incontreranno tutti coloro i quali sono interessati a dare il proprio contributo in termini di conoscenza sui temi del progetto.
Tra i soggetti che hanno già dato la propria adesione ci sono l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, l’ARCI, l’ANPI e alcuni anziani nati e cresciuti nei campi profughi allestiti a Bari nel secondo dopoguerra, testimoni diretti degli eventi accaduti.
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