Bari, uasi terminato il primo ciclo trimestrale delle attività di diserbo stradale a cura di Amiu Puglia

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Persichella: “Previsto un passaggio in più in tutta la città per garantire un servizio migliore rispetto al passato”

BARI – Sta per concludersi il primo ciclo trimestrale relativo alle attività di diserbo stradale a cura di Amiu Puglia previsto su tutto il territorio cittadino secondo il nuovo programma ordinario, che si concluderà il prossimo 30 novembre. Fino a lunedì 22 gennaio la società aggiudicataria del servizio porterà a termine gli interventi nei quartieri San Paolo e Stanic per poi dedicarsi al Municipio V (Palese e Santo Spirito) fino alla fine di gennaio.

Il servizio di diserbo stradale prevede il taglio meccanico di erbe e piante infestanti lungo i muri, i cigli stradali, le aree parcheggio e i marciapiedi cittadini in modo tale da garantire decoro e pulizia degli spazi pubblici.

Il secondo ciclo trimestrale, invece, prenderà il via il 1 febbraio dai quartieri San Pasquale e Carrassi per concludersi sempre nel territorio di Santo Spirito e Palese il prossimo 30 aprile.

Il nuovo servizio, aggiudicato lo scorso mese di luglio alla società Pan. Eco., è caratterizzato da una serie di novità, alcune delle quali sono state introdotte per migliorare la qualità delle prestazioni e andare incontro a richieste specifiche pervenute dai cittadini – commenta il presidente di Amiu Puglia Sabino Persichella -. Innanzitutto abbiamo portato da 4 a 3 mesi il ciclo di attività di diserbo, prevedendo così un passaggio in più in tutta la città rispetto al passato. Al termine della rimozione delle erbe infestanti in un’area specifica inoltre, saranno gli stessi addetti al servizio a portar via gli sfalci evitando così che rimangano i ‘bustoni neri’ a bordo strada, come avveniva in passato, e lasciando quindi le aree interessate dai lavori completamente libere e pulite. La società deve anche garantire la conclusione dei lavori sull’area di intervento nei tempi concordati e nel rispetto del calendario utilizzando, ove occorra, risorse e mezzi ulteriori rispetto a quelli preventivati. Abbiamo escluso, infine, qualsiasi utilizzo di prodotti chimici che, pur ritardando in modo significativo la ricrescita delle erbacce, avrebbe potuto creare problemi ai cittadini e ai nostri amici a quattro zampe”.