Bari tra le 10 finaliste per la Capitale italiana della cultura 2022

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Decaro: “Una boccata d’ossigeno che ci proietta nel futuro”

BARI – È di queste ore la notizia che Bari è tra le dieci città italiane finaliste per il riconoscimento di “Capitale italiana della cultura” del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno 2022.

Le città finaliste presenteranno i propri dossier alla giuria nel corso di un’audizione pubblica, così come previsto dall’art. 4 del bando ministeriale. Compatibilmente con le misure di contenimento adottate per la situazione epidemiologica in atto, gli incontri si terranno presso il Collegio Romano, nei giorni 14 e 15 gennaio 2021, secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire.

Questa notizia ci proietta nel futuro – commenta il sindaco Decaro –. In questi mesi bui in cui siamo stati costretti a tante rinunce, a partire dai grandi eventi culturali, in cui abbiamo dovuto richiudere le porte di teatri appena riaperti e annullare appuntamenti importanti con la tradizione e la cultura della nostra città, questa comunicazione ci aiuta a traguardare l’orizzonte che oggi è purtroppo segnato dall’angoscia della pandemia. Comunque vada la prossima selezione di gennaio, vorrei condividere questo risultato con tutti gli operatori culturali della città di Bari con i quali abbiamo costruito il progetto di candidatura, perché grazie al loro lavoro e alla loro creatività oggi Bari può legittimamente ambire a questo prestigioso appuntamento. Desidero ringraziare anche tutti i componenti del Comitato scientifico per aver voluto partecipare a questa sfida collettiva al fianco dell’amministrazione comunale. Infine, sono molto orgoglioso di poter condividere questa speciale classifica con la città di Taranto e l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci, un traguardo inimmaginabile per due città pugliesi solo qualche anno fa“.

Questo primo traguardo – prosegue l’assessora alle Culture Ines Pierucci – rappresenta il risultato del grande lavoro di condivisone con i colleghi della giunta e lo staff del sindaco, svolto con grande spirito di abnegazione fino a prima dell’emergenza sanitaria. Oggi è segno di grande speranza per i cittadini e i tanti operatori culturali e gli artisti, affinché possano vedere in questa candidatura il loro futuro professionale.

Abbiamo candidato la città di Bari a Capitale italiana della cultura sotto l’egida del culto Nicolaiano, come elemento indentitario e caratteristico del nostro territorio, al contempo riconoscibile su scala nazionale e internazionale.

Il percorso partecipativo della candidatura ha rappresentato l’occasione per posizionare al centro della visione delle politiche culturali della città il culto Nicolaiano che attraversa il tema religioso ma anche quello dell’accoglienza, della solidarietà, del femminile, del sacro, della luce e del dialogo tra le culture e le tradizioni unite sotto il segno della diversità“.