Bari, risparmiati circa 300mila euro di locazioni passive per uffici comunali

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Introna: “Importante attività di razionalizzazione ci permetterà di risparmiare ancora”

BARI – Grazie ad una intensa attività portata avanti dall’amministrazione comunale – ripartizione Stazione unica appaltante e ufficio Locazioni -, è stato possibile in questi anni avviare un piano di razionalizzazione delle locazioni passive previste per sostenere le sedi di alcuni uffici comunali e municipali presso locali non di proprietà dell’ente. Secondo l’indirizzo politico di privilegiare l’utilizzo di immobili dell’ente, la giunta comunale, già nel 2015, aveva approvato un piano di riordino delle sedi dei Municipi, ove possibile e utile, per ottimizzare i costi e migliorare la qualità degli ambienti di lavoro e dei servizi offerti ai cittadini.

Ad oggi il risparmio di risorse, calcolato per il 2018 e confermato per il 2019, è di circa 300.000 euro.

Le risorse risparmiate derivano dal rilascio dell’immobile sito in via Marchese di Montrone 9, ex sede degli uffici Fondi Comunitari; della sede della ex VI Circoscrizione in via Zaccaro 17; degli uffici della ex IV Circoscrizione in via Calatafimi e in piazza Umberto a Carbonara nonché della sede della delegazione Anagrafe in via Cavour 43/A, sempre a Carbonara.

Per ognuna di questa situazioni – spiega l’assessore al Patrimonio Pierluigi Introna – abbiamo risparmiato risorse e ottimizzato il servizio reso ai cittadini. Si pensi al quarto Municipio, dove non solo sono state dismesse le locazioni ma abbiamo efficientato un edificio pubblico, la scuola Diaz, e accorpato gli uffici che ora sono diventati unico punto di riferimento per i cittadini. La stessa cosa è stata fatta per la sede dislocata del secondo Municipio a Mungivacca ed è stato avviato lo stesso percorso per le sedi degli uffici comunali. Da più di un anno gli uffici del Patrimonio hanno traslocato in una sede di proprietà del Comune, così come è accaduto quest’anno per quelli dei Fondi comunitari e come a breve accadrà per le altre ripartizioni che dovranno essere accorpate in un unico edificio. In quest’ottica stiamo portando avanti una ricognizione degli immobili a disposizione, compresi i beni confiscati alla mafia che saremmo ben felici di occupare e reimpiegare con servizi pubblici. L’amministrazione porta a casa un notevole risparmio di risorse che potranno essere destinate a sostenere servizi ai cittadini secondo le norme della spesa corrente. Questa attività è l’esempio di come efficienza e risparmio possono essere coniugate se chi amministra affronta le questioni mettendo sempre al centro l’interesse pubblico“.