Bari

Bari, progetto NEST: al Libertà un nuovo hub educativo per i più piccoli e le loro famiglie

Bari si aggiudica il bando nazionale rivolto alla prima infanzia in partnership con Save the Children, Pianoterra Onlus e Mama Happy

BARI – Il Comune di Bari – assessorato alle Politiche educative e giovanili, con il progetto NEST – Nido Educazione Servizi e Territorio, è risultato tra i vincitori del bando nazionale rivolto alla prima infanzia, gestito dall’impresa sociale “Con i bambini” e finanziato dalle fondazioni di origine bancaria e dal Governo, tramite credito d’imposta, per promuovere azioni a contrasto della povertà educativa giovanile.

Nell’ambito dell’obiettivo generale del bando – teso ad ampliare e potenziare i servizi educativi comunali esistenti e di cura dei bambini nella fascia d’età compresa tra 0 e 6 anni, con un focus specifico rivolto ai bambini, alle famiglie vulnerabili e che vivono in contesti territoriali difficili – l’iniziativa è finalizzata a sperimentare un modello di intervento integrato (hub educativo), replicabile e sostenibile, basato sul coinvolgimento attivo e sinergico di tutti gli attori territoriali, pubblici e privati, competenti.

In partenariato con “Save the children Italia” onlus, l’associazione “Pianoterra onlus” e l’associazione “Mama Happy – Centro Servizi Famiglie Accoglienti”, l’amministrazione comunale ha proposto l’istituzione di un hub educativo in un’ala dell’istituto “Manzari-Buonvino”, in via Manzoni 228, nel quartiere Libertà. Si tratta di un polo per l’infanzia in grado di garantire ai bambini l’accesso a un servizio socio-educativo di qualità, basato sul coinvolgimento attivo delle famiglie e dei genitori dei piccoli, e di valorizzare il sistema di accoglienza e il coordinamento dei servizi territoriali.

Saranno 80 i bambini da 0 a 3 anni coinvolti nelle attività ludico-didattiche, mentre altri 278 da 4 a 6 anni potranno usufruire dei servizi rivolti ai bambini più grandi. L’offerta sarà strettamente connessa e integrata con i servizi socio-sanitari territoriali e prevede servizi educativi innovativi, con accesso a bassa soglia per due diverse tipologie: servizio di custodia ad orario flessibile in grado di supportare la conciliazione dei tempi di vita-lavoro (almeno 4 ore al giorno) e laboratori e attività mamma-bambino o bambino-adulto di riferimento fin dalla nascita.

L’intervento, ammesso a finanziamento per tre anni, prevede inoltre attività di promozione di lettura precoce e invito all’ascolto musicale, azioni di rafforzamento della genitorialità, percorsi personalizzati di intervento sui minori in condizioni di povertà, orientamento e accompagnamento delle famiglie ai servizi del territorio, supporto all’accesso e alla fruibilità di forme di sostegno al reddito.

Sarà, infine, definito un piano di monitoraggio condotto dal coordinatore della struttura con il supporto del gruppo di lavoro e un piano di formazione sulle politiche di tutela dei minori rivolto agli operatori di progetto, a cura di Save the Children.

Il Comune di Bari – che metterà a disposizione la struttura – potrà quindi attivare una nuova struttura socio-educativa che si avvarrà anche della collaborazione di pediatri, ostetriche, operatori socio-sanitari attraverso incontri di gruppo, consulenze e assistenza mirata fin dal periodo pre-parto.

Siamo molto soddisfatti – commenta l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – perché questo progetto, che la città di Bari ha presentato con Milano, Napoli e Roma, ci consentirà di aprire un nuovo presidio dedicato interamente ai più piccoli, in un quartiere popoloso sul quale l’amministrazione sta investendo molto in termini di risorse economiche e progettuali, consapevoli che al Libertà vivono moltissime giovani famiglie con una percentuale altissima di bambini, circa il 10% dei residenti. Abbiamo scelto di candidare al bando alcuni spazi inutilizzati di una scuola del Libertà anche perché qui si registra una particolare concentrazione di nuclei di migranti e di donne in stato di gravidanza, cui saranno rivolte molte delle attività previste dal progetto. Avere al nostro fianco partner con l’esperienza e la professionalità che Save the children, Pianoterra, e Mama Happy hanno conquistato sul campo, ci fa credere fortemente nel valore di questa esperienza innovativa che contiamo di poter attivare entro l’anno nuovo”.

Data la nostra esperienza sul territorio, in particolare sul quartiere Libertà come implementing partner dei progetti Spazio Mamme e Punto Luce di Save The Children – afferma Valentina Colonna , presidente dell’associazione partner Mama Happy – abbiamo pensato l’hub come un modello di comunità educante che accompagni i genitori in tutte le delicate fasi di crescita dei propri figli (in particolare in età prescolare) e stimoli i legami solidaristici e i percorsi di auto-mutuo aiuto tra famiglie al fine di implementare reti di famiglie reciprocamente supportive”.

NEST mira, infatti, ad essere un punto di riferimento per tutte le famiglie del Municipio che si trovano ad affrontare la delicatissima prima fase di crescita di un figlio e della propria famiglia. Le famiglie saranno coinvolte in attività individuali e di gruppo rivolte al potenziamento delle competenze genitoriali, personali e professionali con la consulenza di psicologi, pediatri e nutrizionisti (su allattamento, svezzamento, portare in fascia, massaggio infantile); servizi di empowerment, sportello di orientamento ed accompagnamento al lavoro al bilancio delle competenze, sostegno al reddito grazie al paternariato con un CAF e interventi di conciliazione vita-lavoro tra i quali il progetto Cobaby ovvero un area baby affiancata ad un coworking (Comama) dedicati a mamme e papà con bambini dai 0 a 36 mesi che potranno lavorare in un coworking a pochi metri dai propri figli, realizzato in collaborazione con Impact Hub Bari.

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