Bari, l’assessora Palone alla cerimonia di commemorazione di Giuseppe Mizzi nel sesto anniversario dell’omicidio

58

Commemorazione svoltasi la scorsa mattina

commemorazione mizziBARI – Questa mattina l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone ha partecipato alla cerimonia di commemorazione di Giuseppe Mizzi nel sesto anniversario dell’omicidio. Mizzi venne ucciso per errore a soli 39 anni, a marzo 2011, a causa di un tragico scambio di persona. Per l’omicidio di Giuseppe Mizzi l’anno scorso è stato condannato all’ergastolo il boss barese Antonio Battista, ritenuto affiliato al clan Di Cosola e considerato il mandante del delitto.

Sono qui oggi per testimoniare la vicinanza dell’amministrazione comunale alla famiglia di Giuseppe Mizzi e a sua moglie Katia – ha detto Carla Palone -. Sono trascorsi 6 anni da quel terribile omicidio, che è costato la vita ad un uomo mite, un marito amorevole, legato ai suoi familiari: una persona innocente. Giuseppe Mizzi ha pagato con la vita un tragico scambio di persona, che l’ha sottratto per sempre all’amore dei suoi cari.

Noi rappresentiamo le istituzioni, ed è nostro dovere essere al fianco dei cittadini, accorsi così numerosi a testimoniare quanto grande sia stata la perdita per la famiglia e per noi tutti, intesi come comunità coesa e solidale.

È solo attraverso questa vicinanza di affetti e di intenti che possiamo ritrovare il nostro senso di appartenenza e contrastare la criminalità che ci vuole deboli e soli. Per questo continueremo ad affiancare tutti i cittadini onesti, a sostenerli e dar loro tutto il supporto necessario lungo il percorso intrapreso per riaffermare la legalità e la giustizia.

Questa commemorazione rappresenta un momento importante per la famiglia di Giuseppe Mizzi e per la nostra città, che non deve dimenticare quanto accaduto a lui e alle altre vittime innocenti di mafia, come Michele Fazio e Gaetano Marchitelli. Continueremo a ricordarli, qui e altrove, perché solo attraverso la verità e la giustizia si può convivere con il dolore, soltanto attraverso la forza della memoria si può riprendere il cammino e guardare avanti”.