“Abbattiamo il muro del silenzio”
BARI – Questa mattina l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, in qualità di componente Anci della Cabina di regia interistituzionale e dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, ha partecipato alla presentazione della campagna di sensibilizzazione “Abbattiamo il muro del silenzio”, promossa da Save the Children Italia per contrastare il fenomeno della violenza assistita. In particolare, si tratta di un’iniziativa finalizzata a proteggere i minori che assistono ad atti di violenza perpetrati nei confronti della propria mamma, che spesso generano ripercussioni devastanti che possono durare tutta la vita. Tra le donne che hanno subito forme di violenza, più di 1 su 10 ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli e, in quasi la metà dei casi, i bambini hanno assistito in prima persona ai maltrattamenti.
La campagna promossa da Save The Children, quindi, ha l’obiettivo di informare i cittadini sui danni e sulle esperienze vissute dai minori.
“Molti immaginano che, quando si consumano episodi di violenza, le uniche vittime siano le donne – ha dichiarato Francesca Bottalico -, troppo spesso oggetto della ferocia, dell’ignoranza e delle frustrazioni degli uomini. Purtroppo non è così. La campagna di Save The Children, che si occupa della protezione, della cura e dei diritti delle bambine e dei bambini, intende accendere i riflettori su un fenomeno, quello della violenza assistita, che rischia di passare in secondo piano e che, invece, assume pari, se non maggiore importanza, in quanto si riversa sui minori provocando danni a livello comportamentale, psicologico, fisico cognitivo e sociale con la compromissione dei processi di sviluppo, innescando spesso una spirale di nuova violenza una volta adulti. Anche per questo ho voluto condividere con l’organizzazione il progetto dell’assessorato al Welfare che partirà a giorni, la Casa della prevenzione e del contrasto alle violenze, incentrato proprio su queste tematiche, mentre Save The Children ha manifestato la volontà di costruire un progetto condiviso sulla violenza assistita, individuando anche Bari come città all’avanguardia per le sperimentazioni nazionali in campo sociale. Questo ci darà la possibilità di inaugurare un nuovo percorso sul contrasto alla violenza di genere, con un approccio innovativo e integrato non solo per ciò che riguarda la tutela e la protezione delle donne ma anche per quanto necessitano i minori, in modo tale che possano rielaborare il trauma e avere la possibilità di attivare percorsi di resilienza e “rinascita”. Un impegno sociale e politico che vedrà nei prossimi mesi l’assessorato attivare percorsi di formazione e sensibilizzazione a partire dalla scuola, dalle agenzie educative, dai pediatri e operatori socio-sanitari e dalle famiglie nonché consolidare le reti territoriali a supporto del percorso di presa in carico integrata”.
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