Bari, la Regione finanzia con 1 milione 300mila euro il progetto sulla valorizzazione del paesaggio della costa sud

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Tedesco: “Restituiamo caratteri di naturalità all’unico tratto di costa non occluso da edificazioni”

BARI – Il Comune di Bari, con il progetto sulla “Valorizzazione del paesaggio della costa sud con restauro ambientale delle foci delle lame e progetto di fruizione dei siti archeologici”, ha ricevuto un finanziamento pari a 1 milione 300 mila euro nell’ambito dell’avviso “Paesaggi costieri”, una delle linee del più ampio bando regionale “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale”, finanziato con fondi del PO Puglia FESR-FSE 2014/20 “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”.

L’intervento complessivo è orientato alla valorizzazione del sistema ecologico e al potenziamento della fruizione della linea di costa a sud della città, nel tratto compreso tra la spiaggia di Pane e Pomodoro e Torre a Mare. Le azioni prevedono il ripristino, dal punto di vista ambientale, della foce del torrente Valenzano e della continuità del percorso tra le spiagge di Pane e Pomodoro e di Torre Quetta. Il progetto, inoltre, contempla interventi di riqualificazione della spiaggia di baia San Giorgio attraverso la deimpermeabilizzazione delle aree tramite la rimozione dell’asfalto da alcune porzioni della spiaggia e il recupero naturalistico delle aree circostanti gli argini. Previsti inoltre il recupero e la fruizione dell’area archeologica di Punta Penna, a Torre a Mare, e il restauro ambientale dell’ultimo tratto della foce di Lama Giotta, sempre a Torre a Mare.

Questo insieme di interventi di rigenerazione ecologica – sottolinea l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco – ci consentirà di restituire caratteri di naturalità all’unico tratto costiero del territorio comunale non occluso da edificazioni e a diretto contatto con il mare, in linea con la grande operazione avviata attraverso il concorso internazionale di idee Costasud. Più a sud, il recupero e la possibilità di fruizione dell’area archeologica di Punta Penna a Torre a mare rappresenta un tassello importante della strategia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che è alla base del nuovo PUG”.

Gli interventi interessano un tratto di costa molto amato dagli sportivi e dai gruppi ambientalisti – commenta l’assessore Pietro Petruzzelli – che più volte mi hanno suggerito di valorizzare la rilevanza ecologica delle foci delle lame. La creazione di punti di sosta e di osservazione del paesaggio e della fauna, previsti dal progetto, potrebbero contribuire alla riqualificazione ambientale stimolando nuove pratiche d’uso del territorio. Nella zona della foce del canale Valenzano sostano numerosi uccelli migratori, e proprio qui nidifica il fratino , un piccolo trampoliere la cui presenza testimonia la buona salute dell’ambiente marino costiero”.