Bari, inaugurata la Casa delle bambine e dei bambini

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Decaro: “Oggi è un giorno speciale per la città. Ci prendiamo cura del nostro futuro”

inaugurata la casa delle bambine e dei bambiniBARI – È stata inaugurata questa mattina, alla presenza del sindaco di Bari Antonio Decaro, del condirettore generale di Banca Popolare di Bari Gianluca Jacobini e dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la “Casa delle bambine e dei bambini”, il Centro polifunzionale per la prima infanzia nato grazie a una sperimentazione pubblico-privata tra il Comune di Bari e la Banca Popolare di Bari. All’inaugurazione sono intervenuti anche una rappresentanza di studenti della scuola media “Amedeo d’Aosta” e i bambini ospiti del centro diurno “Opera Pia Carmine”. Madrina d’eccezione l’attrice Valeria Fabrizi, che interpreta suor Costanza nella serie televisiva “Che Dio ci aiuti 4” in onda su Rai 1.

La nuova struttura, unica nel suo genere in Italia, è stata realizzata con il sostegno e la collaborazione della Banca Popolare di Bari e affidata in gestione all’A.T.I. composta dal consorzio di cooperative sociali Elpendù con la consociata Progetto Città e dall’A.P.S. Farina 080 onlus.

Allestita nel complesso Bari Domani, su strada provinciale 110 Modugno-Carbonara, offre i propri servizi ai nuclei familiari in difficoltà socio-economiche, con figli di età compresa tra 0 e 5 anni.

Le famiglie beneficiarie potranno usufruire gratuitamente dei servizi previsti partecipando all’avviso pubblico, online sul portale istituzionale del Comune di Bari, che consentirà di accedere a beni di prima necessità, servizi educativi e percorsi per la genitorialità dedicati alla prima infanzia.

All’interno della Casa delle bambine e dei bambini trovano spazio l’emporio della solidarietà per l’infanzia, la boutique sociale, lo spazio ludico, il centro sperimentale per il sostegno alla genitorialità, l’ambulatorio sociale per l’infanzia e si svolgeranno azioni sperimentali nel campo dell’educazione alimentare, delle forme di consumo alternative capaci di limitare gli sprechi e di incentivare la ridistribuzione di prodotti, anche alimentari, invenduti e non utilizzati.

Il ruolo svolto dalla Banca Popolare di Bari va ben oltre l’offerta del mero sostegno economico al funzionamento della struttura: infatti, ha attivato un vero e proprio circolo virtuoso coinvolgendo i propri dipendenti, soci e clienti – privati e aziende – con l’intento di fornire, in forma totalmente gratuita, beni e prodotti, come tutine, body, copertine, culle, fasciatoi e altro, per l’emporio e la boutique sociale, due servizi che offrono una concreta possibilità di superare una momentanea situazione di disagio per i nuclei familiari, mettendo a disposizione dei più piccoli e delle loro famiglie abbigliamento, libri, vestiti, giocattoli e tutto ciò che occorre per il benessere dei piccoli e delle mamme in attesa. Per usufruire dei beni disponibili nell’emporio e nella boutique è necessario avere un ISEE non superiore a 3000 euro o trovarsi in una condizione di emergenza attestata dai servizi sociali del Comune di Bari: l’accesso potrà avvenire previo rilascio di una tessera. I due servizi potranno rispondere in fase sperimentale ai bisogni di 50 nuclei per semestre. Per quanto riguarda le altre attività saranno sufficienti iscrizione e tesseramento.

Sarà disponibile anche la cosiddetta “culla di cartone” realizzata in materiale riciclato, che contiene tutto l’occorrente per i neonati, una soluzione già sperimentata con risultati positivi dal governo finlandese.

Questo è un giorno speciale per la città di Bari – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro al taglio del nastro – speciale come tutti i giorni in cui facciamo qualcosa per prenderci cura del nostro futuro. Questo progetto nasce da una chiacchierata informale tra due amici, io e Gianluca Jacobini, allora appena diventato padre: riflettevamo sulle difficoltà di tutti i giorni, pannolini, le notti in bianco, sapendo di essere fortunati perché non abbiamo dovuto preoccuparci di altro che non fosse imparare il mestiere di essere padri. Non abbiamo mai pensato con angoscia al futuro, temendo di non farcela a garantire tutti i bisogni di un bambino che cresce. Sappiamo però che questa paura, questa angoscia tocca molte giovani coppie e molte famiglie della nostra città ed è per questo che insieme abbiamo voluto dar vita a questo progetto. Da quel giorno è partita una collaborazione straordinaria che ha camminato, come tutte le idee belle, sulle gambe delle persone che amano questa città e che credono che i bambini di questa città non siano solo dei genitori che li mettono al mondo, ma siano i figli della nostra comunità, e che tutti possano prendersene cura. Abbiamo pensato a questo posto come un luogo dove chi è in difficoltà può trovare alimenti, accessori, indumenti per i più piccoli, ma anche incontrare persone che lo aiutino a comprendere che fare il genitore è il mestiere più bello del mondo e che c’è qualcuno pronto ad offrire aiuto e sostegno.

I bambini ci insegnano ogni giorno tante cose, ad esempio a gioire senza un motivo, ad impegnarci ogni giorno e in ogni momento in qualche cosa e a pretendere con forza quello che desideriamo.

La Casa delle bambine e dei bambini è questo: un sogno che abbiamo trasformato in realtà, occupandoci ogni giorno di un pezzo di un progetto più grande affinché tutte le famiglie baresi avessero un motivo per cui gioire insieme ai loro figli. Questo posto non sarebbe stato possibile senza il contributo e gli sforzi di tante persone e tante aziende che hanno lavorato con noi e con le quali oggi abbiamo avviato un percorso”.

Il nostro sostegno a questa iniziativa, che mi preme ricordare non ha alcuno scopo di lucro, pur offrendo molteplici servizi educativi, beni di prima necessità e percorsi per la genitorialità, dedicati alla prima infanzia – ha spiegato Gianluca Jacobini – conferma lo storico legame della Banca con il territorio, evidenziando che la nostra mission va ben oltre la tradizionale attività bancaria. Mi preme anche sottolineare che la Banca non pone la propria attenzione solo alla città di Bari o alla Puglia, ma anche alle regioni che sono in grande difficoltà per i recenti eventi sismici e per le condizioni meteo avverse, come l’Abruzzo e l’Umbria”.

La Casa delle bambine e dei bambini è il primo centro polifunzionale per la prima infanzia di Bari – ha commentato Francesca Bottalico -. È un servizio sperimentale che integra azioni educative e formative a interventi di sostegno alle povertà per famiglie con minori più fragili.

Si tratta di un servizio che funzionerà in rete con tutti i centri di ascolto per le famiglie dislocati nei quartieri, con i due centri ludici per la prima infanzia e con le esperienze di educativa domiciliare di sostegno alle famiglie.

Alcune attività educative saranno itineranti grazie alla disponibilità del mezzo donato dalla fondazione Le strade di San Nicola, che ci consentirà di promuovere le attività del centro, raccogliere beni ma anche diffondere pratiche di scambio e mutuo tra famiglie.

Un grazie immenso, oltre alla Banca Popolare di Bari sponsor principale per lo start up, a tutti i donatori delle grandi e piccole distribuzioni, nonché ai gruppi politici e ai singoli cittadini che hanno donato beni, adottato le culle e avviato con noi un rapporto di donazione continuo. L’invito ora è rivolto a quanti vorranno continuare a sostenere questo progetto sociale e solidale contattandoci sui social, sul sito dedicato o rivolgendosi direttamente all’assessorato”.

Il servizio sarà attivo a partire dalle ore 16 di questo pomeriggio: sono previste attività ludiche e laboratoriali, un momento dedicato ai più piccoli con uno spettacolo a cura dell’associazione Madimù, letture animate, merenda solidale e la presentazione degli spazi, delle attività del servizio e delle rubriche in programma (“Mi muovo Immagino e Creo” per bimbi da 3 a 9 mesi e “Sento gusto cresco” per bimbi da 3 a 5 anni).

DONAZIONI

All’avvio della Casa delle bambine e dei bambini stanno contribuendo diverse realtà, tra aziende, associazioni e singoli cittadini ma anche partiti politici, come il Pd e il Movimento 5 Stelle di Bari, che hanno scelto di condividere le finalità del progetto.

Ad oggi hanno effettuato donazioni l’associazione Giovanni Falcone – Bari Catino, Autogrill, Blockshaft, Caritas Carbonara, Città del Gelato; Coop. Alleanza 3.0, Divella, Fratelli Totaro maglificio Mafrat, Granoro, Ikea, la fondazione Le Strade di San Nicola, Opera Pia Arciconfraternita di Maria SS. Del Carmine, Pubbliangie Group, scuola “Amedeo d’Aosta”, associazione Scuola cani salvataggio nautico, gruppo Ultras Bari e Unicef.

Per donare è possibile utilizzare l’apposito modulo sul sito della Banca Popolare di Bari www.cbb.bari.it , effettuare un bonifico (codice IBAN IT 55 Q 0542404014 000001025206), inviare una mail a emporio@cbb.bari.it oppure chiamare il numero verde 800 005 444.

Chiunque potrà contribuire alle attività della Casa delle bambine e dei bambini donando all’emporio e alla boutique sociale beni materiali e/o immateriali – il proprio tempo – e ricevendo in cambio una moneta virtuale contenente un ammontare di punti calcolati secondo una serie di parametri indicati nel disciplinare approvato dalla giunta. La moneta virtuale potrà essere utilizzata per ricevere sconti e promozioni presso aziende, esercenti e negozi convenzionati con la struttura.

SERVIZI

Oltre l’emporio e la boutique sociale, le attività che si svolgeranno nella struttura sono direttamente collegate alla gestione dei diversi spazi del centro polifunzionale, che di seguito si elencano:

Stanza del diritto al divertimento e al riposo – Spazio ludico per l’infanzia

Uno spazio laboratorio ludico-creativo dove le bambine e i bambini possono sperimentare una pluralità di esperienze attraverso un approccio prevalentemente autonomo. Qui saranno promosse occasioni di incontro, socializzazione, creatività e scambio, per e con bambini/e e famiglie, organizzate in diverse aree/sezioni gioco in base alle diverse età del gruppo dei bambini. In questa stanza saranno attivati anche laboratori intergenerazionali in rete con le famiglie e i servizi presenti sul territorio.

Stanza del diritto ad essere amati – Centro sperimentale per la genitorialità

In questa stanza si cercherà di offrire ai genitori la possibilità di incontri formativi, momenti di confronto e auto-aiuto, legati alle esperienze nella relazione con i figli. Si porrà particolare attenzione al sostegno delle neomamme. In particolare, alle prime cinquanta neomamme segnalate dai Servizi sociali sarà offerto un dono di benvenuto al bebè rappresentato da una culla di cartone che conterrà: un materasso, un body, un bavaglino, un vestitino di colore neutro, un sacco nanna, prodotti per l’igiene e la cura del neonato, un libro scelto tra quelli indicati dal progetto “Nati per leggere” e un giocattolo per la dentizione.

Agorà – piazza della solidarietà

È un luogo di incontro e scambio intergenerazionale e interculturale attorno al quale si sperimentano delle azioni con i bambini e le famiglie favorendo l’integrazione socio-culturale attraverso laboratori intergenerazionali, interculturali, cercando di valorizzare le differenze. Previsto inoltre uno spazio autogestito che coinvolgerà attivamente i cittadini nel progetto e nelle pratiche di dono, scambio e accoglienza.

Stanza della salute/Ambulatorio di prevenzione socio-sanitaria

È uno spazio adibito ad ambulatorio socio-sanitario per la prima infanzia coordinato da medici volontari secondo specifici protocolli siglati dall’assessorato al Welfare con ordini e associazioni di volontariato.