Bari, il sindaco con il viceministro Bubbico tra i commercianti di Carrassi per iniziativa antiracket

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Decaro: “Oggi qui lo Stato ringrazia i cittadini. Siamo di più a reagire”

decaro a carrassiBARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, intervenendo all’iniziativa del FAI – Federazione delle Associazioni Antiracket Italiane, ha incontrato i cittadini e i commercianti del quartiere Carrassi nei loro negozi. L’incontro, cui hanno partecipato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il commissario straordinario Antiracket Santi Giuffrè, il prefetto di Bari Carmela Pagano, il questore di Bari Antonio De Iesu, il presidente onorario della FAI Tano Grasso, il coordinatore cittadino e regionale del FAI, Pina La Carbonara e Renato De Scisciolo, nasce a seguito dell’importante operazione delle Forze dell’ordine che nei giorni scorsi ha determinato l’arresto di cinque estorsori grazie alla denuncia collettiva di otto commercianti.

L’incontro di oggi con i cittadini di Carrassi – ha dichiarato il sindaco di Bari – ha un valore diverso rispetto all’ultima volta, quando siamo venuti qui per stimolare i commercianti a denunciare il fenomeno delle estorsioni. Oggi c’è un elemento simbolico diverso e più importante, perché grazie alle denunce dei commercianti, le inchieste giudiziarie hanno avuto un nuovo impulso e sono scattati gli arresti degli uomini del clan che praticava le estorsioni. Da questo quartiere parte la riscossa della città, perché allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura si è aggiunto il coraggio dei cittadini, dei commercianti e delle associazioni antiracket che scelgono di denunciare. Questa collaborazione apre la strada a una nuova speranza per la nostra città. Qui oggi lo Stato è venuto a ringraziare i commercianti per ciò che hanno fatto e questa testimonianza deve incoraggiarci ad andare avanti. È arrivato il momento di tirare una linea che separi nettamente i buoni dai cattivi. Per fortuna a Bari sono tanti i cittadini perbene che negli ultimi mesi hanno deciso di reagire contro coloro che si sentono più forti perché usano le intimidazioni e le armi. Reagiscono i cittadini di Carrassi, così come quelli di altre zone della città e questo significa che possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro della nostra comunità”.