Bari, giunta approva la destinazione dei fondi del 5×1000 al sostegno delle attività di contrasto alle povertà educative dell’assessorato al Welfare

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bottalico assessore bari

BARI – Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato oggi la campagna di informazione e di sensibilizzazione per sviluppare misure di contrasto alle povertà educative rivolte a minori e famiglie attraverso l’uso del cinque per mille Irpef versato dai contribuenti baresi a sostegno dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari.

Anche quest’anno, quindi, tra le diverse opzioni vi è la possibilità, che non è alternativa all’otto per mille, di contribuire in prima persona alla realizzazione di progetti di solidarietà sociale: sarà sufficiente apporre la propria firma – sui modelli della dichiarazione dei redditi (Redditi Persone fisiche, modello 730, scheda allegata alla Certificazione unica) – nel riquadro sotto la dicitura “Destinazione del cinque per mille – Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente“.

Il contributo sarà utile anche in considerazione dell’attuale crisi economica, causata dall’emergenza sanitaria in corso, e del conseguente aumento del disagio sociale e delle povertà diffuse, con notevoli ripercussioni negative sui minori in termini di privazione di opportunità di apprendimento e di socialità.

Quest’anno abbiamo voluto destinare le somme che raccoglieremo con il 5 x 1000 a misure straordinarie per il contrasto alle povertà educative – commenta Francesca Bottalico – anche alla luce dei maggiori bisogni educativi e sociali emersi a causa degli effetti prolungati dell’emergenza covid. Penso, ad esempio, alla didattica a distanza che ha messo in difficoltà specialmente le famiglie e i minori con forte disagio socio-economico, e alla contestuale drastica diminuzione di opportunità socio-culturali e didattiche extrascolastiche, che hanno inciso negativamente sulla crescita dei nostri bambini e adolescenti. I progetti da realizzare saranno sviluppati con il contributo delle realtà territoriali del volontariato e del privato sociale, impegnate anche sulla promozione della lettura e sull’accesso democratico ai luoghi della cultura e delle arti“.