Bari, emergenza caldo: i dati degli interventi sociali effettuati

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Bottalico: “Abbiamo ottenuti ottimi risultati in termini di risposta ai bisogni sociali, psicologici e materiali”

BARI – L’assessorato al Welfare rende noti i dati più significativi sull’andamento dei servizi e degli interventi sociali effettuati dal 1 di luglio al 31 agosto e finalizzati a garantire una maggiore tutela per le persone in condizioni di fragilità e solitudine durante la stagione estiva.

Nell’ambito di Serenitanziani , il programma predisposto per prevenire gli effetti delle ondate di calore in particolare sugli anziani a cura della cooperativa sociale Gea, sono state complessivamente 1808 le telefonate al Telefono amico , il numero verde gratuito 800 063 538 che consente di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno, contro le 2122dello stesso periodo dell’anno scorso.

Diminuito notevolmente il numero di anziani ultra75enni soli e non autosufficienti individuati in quanto a forte rischio su segnalazione dei servizi sociali territoriali, dei Municipi e del P.I.S., e inseriti nel programma di monitoraggio (telefonico e domiciliare) “ Sorveglianza attiva ”: 1075 persone a fronte delle 1880 dello stesso periodo del 2016. Una leggera contrazione di interventi anche per quanto riguarda lo sportello di consulenza psicologica per gli over 65, attivo con cadenza quindicinale presso i centri per anziani di via Garruba e via Dante: 100 gli accessi rispetto ai 128 della passata estate.

A differenza dell’anno scorso, durante il quale non si effettuarono interventi per la prevenzione delle ondate di calore , nei due mesi estivi appena trascorsi, che hanno registrato temperature molto alte, sono state portate a termine 536 azioni finalizzate ad allertare e supportare gli utenti che frequentano il Centro sociale polivalente per anziani, in via Dante 104, e gli anziani inseriti nella banca dati della “Sorveglianza attiva” attraverso delle telefonate mirate. Come lo scorso anno, nessun anziano ha usufruito del Pony della solidarietà , il servizio attivato per consentire agli ultra75enni in particolari situazioni socio-economiche e precarie condizioni di salute di ricevere beni di prima necessità a domicilio.

Infine, dal 1 al 31 agosto, sono stati distribuiti 212 pasti a domicilio a persone anziane in particolare stato di disagio socio-economico, segnalate dai servizi sociali territoriali.

Nei mesi di luglio e agosto anche il centro diurno comunale Area 51, gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S. che offre servizi e supporto alle persone senza dimora, ha lavorato intensamente per assicurare a tanti cittadini pasti e prestazioni di vario genere: sono stati complessivamente 17306 gli accessi a tutti i servizi previsti dalla struttura. Agli utenti sono stati distribuiti 6440 pasti , tra pranzo e cena, a fronte dei 7935 riferiti allo stesso periodo dello scorso anno, e 2221 colazioni . Circa 3000 pasti , inoltre, sono stati somministrati, a mezzogiorno e sera, nelle mense gestite dalla Caritas dislocate sul territorio cittadino.

Un notevole incremento di utenti si è registrato, invece, per i colloqui di orientamento e assistenza effettuati presso lo sportello di Area 51, che passano dai 536 effettuati nello stesso periodo dello scorso anno ai 999 di quest’estate. Sono stati, inoltre, garantiti 482 interventi di segretariato sociale .

Nonostante l’alta temperatura raggiunta in diverse giornate di luglio e agosto, sono diminuite le persone intercettate dal P.I.S. – Pronto Intervento Sociale : sono stati soccorsi 306 cittadini rispetto ai 373 della scorsa estate. Il servizio, che raccoglie h 24 i bisogni più urgenti attraverso il numero verde 800 093 470 o su segnalazione dei servizio sociali dei Municipi, Polizia Municipale, Polfer, Questura, Prefettura, ASL, delle associazioni di volontariato, delle parrocchie, dei centri di ascolto per le famiglie e quelli diurni per minori, del centro antiviolenza comunale, degli sportelli socio-culturali e di orientamento sanitario per migranti, ha effettuato 62 interventi in loco (a fronte degli 82 del 2016), 86 interventi in reperibilità (rispetto ai 91 dello stesso periodo del 2016) e 109 inserimenti nelle strutture di accoglienza comunali in emergenza (quasi il doppio rispetto allo scorso anno con l’inserimento di 64 persone).

I casi hanno riguardato in particolare persone senza dimora ( 256 rispetto ai 128 dello stesso periodo del 2016), migranti ( 189 a fronte dei 94 intercettati nel 2016), anziani ( 32 contro i 30 dell’estate scorsa) e persone con problemi di natura psichiatrica ( 20 rispetto ai 23 del 2016). Solo 6 gli interventi in favore di persone in difficoltà per sfratto o sgombero , rispetto ai 38 riscontrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

Il piano di azioni elaborato quest’anno dalla rete delle realtà pubblico-private e del volontariato, laico e cattolico – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – ancora una volta ha dato ottimi risultati in termini di risposta ai bisogni sociali, psicologici e materiali di quanti versano in condizioni di fragilità. Un programma coordinato di azioni effettuate non solo presso le strutture di prossimità ma anche in forma domiciliare, in particolare nelle situazioni di maggiore vulnerabilità e fragilità. Determinante per la buona riuscita del piano è stata l’offerta di un gran numero di presidi di ascolto e assistenza e di antenne sociali in tutti i Municipi, anche grazie alla rete di farmacie coordinate da Federfarma, da quest’anno in rete con l’assessorato al Welfare. Credo siano stati ugualmente importanti i momenti dedicati alla informazione e il prolungamento delle aperture di tutti i servizi educativi territoriali anche nei giorni festivi. Quest’estate, infatti, per la prima volta, grazie alla nuova programmazione e all’applicazione dei nuovi bandi sulle povertà, siamo riusciti a garantire un servizio di assistenza, ascolto, fornitura di pasti e di beni ininterrottamente, dal lunedì alla domenica.

Anche sul fronte dell’accoglienza nelle strutture convenzionate con il Comune e nelle nuove case di comunità, siamo riusciti a raddoppiare il numero di posti riservati alle persone senza dimora e in emergenza abitativa e disponibili in strutture aperte anche 24 ore al giorno, con l’avvio, in alcuni casi, di veri e propri percorsi di autonomia e di sostegno integrato. Ora attendiamo fiduciosi dalla ASL la stipula di un protocollo di intesa per intraprendere le procedure definite per la presa in carico di soggetti in povertà estrema, caratterizzati da patologie che richiedono interventi e strutture specializzate in campo socio-sanitario”.

Il piano comunale a contrasto degli effetti legati all’emergenza caldo è realizzato dalla rete interistituzionale cittadina promossa dall’assessorato al Welfare e composta da: Prefettura di Bari, Protezione civile Regione Puglia, direzione generale e sanitaria ASL BA, direzione distrettuale ASL BA Ambito di Bari, ASL Bari – Area Immigrati e SFD, Federfarma, Servizi socio-educativi dei Municipi Bari, medici di Medicina generale e Pediatri di libera scelta, Caritas Diocesana, Comunità di S. Egidio, servizio sanitario 118, Croce Rossa Italiana, cooperative sociali C.A.P.S., Gea, Genesi, Servizi multipli integrati e C.R.I.S.I., associazioni In.Con.Tra, Amici di cuore, Prof. Nicola Damiani, La piccola MOMO, Der Garten e Scuola cani salvataggio nautico, ufficio Piano sociale di Zona, Centri di ascolto Famiglie e Centri aperti polivalenti di Bari, Polizia Municipale, Polfer, R.F.I. e dalle altre associazioni di volontariato locali partecipanti.