Bari, il Consiglio Comunale approva la variazione di bilancio in favore del minimo vitale per i Municipi

72

Approvazione arrivata in mattinata

logo BariBARI – Questa mattina il Consiglio comunale ha approvato la ratifica della variazione di bilancio che consentirà di destinare 100mila euro, inizialmente previsti per la sperimentazione del baratto amministrativo, all’erogazione dei contributi per il minimo vitale da parte dei Municipi.

Sono particolarmente soddisfatta che il Consiglio abbia approvato questo provvedimento – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – che ci consentirà di rispondere al bisogno espresso con note formali dai Municipi in relazione alla graduatoria dei cittadini che hanno fatto richiesta di accesso al minimo vitale.

Un contributo importante che viene destinato a prevenire l’eventuale istituzionalizzazione dei minori, l’inserimento in strutture di mamme e figli in situazioni di forte disagio socio-economico o, meglio ancora, a favorire la deistituzionalizzazione dei soggetti presi in carico.

Si tratta di un intervento molto atteso, anche se sempre insufficiente rispetto ai bisogni crescenti delle famiglie vulnerabili, che mi auguro possa dar loro un po’ di sollievo nei prossimi mesi.

Con i fondi autorizzati oggi verranno scalate le graduatorie già valutate dalle commissioni municipali e in attesa di risposta. Il minimo vitale rientra tra gli strumenti sociali in essere ed è finalizzato ad attivare percorsi individualizzati e integrati che i servizi socio-educativi territoriali realizzano con ogni singola famiglia, prevedendo sia contributi economici sia l’attivazione di una serie di ulteriori azioni educative come l’inserimento in progetti sociali e strutture diurne educative rivolte ai più piccoli, esperienze utili a promuovere percorsi di autonomia ed emancipazione per quanti versano in condizioni difficili. In questa direzione si muove il nostro impegno sociale e politico, con l’obiettivo di restituire alle persone più vulnerabili il diritto a una vita “normale” attraverso strumenti che promuovano autonomia, indipendenza e libertà dal bisogno”.