Bari, beni confiscati alle mafie: sopralluoghi del vicesindaco a Ceglie e Carbonara

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“Oltre 20 immobili che metteremo a disposizione della città”

logo BariBARI – Questa mattina il vicesindaco e assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi, accompagnato dai tecnici della ripartizione, ha effettuato diversi sopralluoghi all’interno dei beni confiscati alle mafie nei quartieri Ceglie e Carbonara al fine di programmare il loro riutilizzo. È emerso che quasi tutte le strutture risultano essere in stato di totale abbandono, cosa che determina la necessità di avviare uno sforzo sinergico tra istituzioni e privati.

Di concerto con l’assessora al Welfare – ha commentato Brandi – stiamo effettuando un’attenta ricognizione sia dei beni confiscati alla mafia sia di quelli di proprietà comunale presenti nelle zone di Carbonara, Ceglie, San Pasquale, Catino e San Pio. Il nostro intento è quello di candidare i beni confiscati a finanziamenti regionali destinati alle riqualificazione infrastrutturale e valutare la concessione dei beni del patrimonio in favore di realtà che possano non solo ristrutturare il bene, ma anche gestirlo con progettazioni di interesse comune che diano la possibilità di fornire ulteriori servizi ai cittadini. Stiamo pensando a strutture da adibire ad attività ludiche, socio-sanitarie e sportive ma anche a luoghi di ritrovo per le persone anziane”.

Nei prossimi giorni il vicesindaco e l’assessora al Welfare Francesca Bottalico incontreranno i rappresentanti regionali delle realtà associative per concordare insieme iniziative e investimenti necessari in relazione alla predisposizione progettuale in itinere.

Ulteriore fonte di finanziamento è stata individuata dal vicesindaco Brandi in sede di commissione nazionale Anci: sulla scorta di una esplicita richiesta è stato infatti interessato il ministero delle Infrastrutture che, in base a un deliberato di gennaio 2015, ha posto in essere le procedure per l’erogazione di fondi destinati alla ristrutturazione di beni confiscati alla mafia da adibire a strutture di emergenza abitativa e sociale. Il mese prossimo sarà lo stesso vicesindaco, in sede di commissione Anci, a fornire il contributo dell’amministrazione comunale per la costruzione delle procedure di intervento in tal senso.

Il nostro obiettivo – conclude il vicesindaco – è fare in modo che nessun immobile di proprietà o nella disponibilità dell’amministrazione resti inutilizzato. Da un primo censimento effettuato possiamo dire che ci sono circa 20 immobili che possono essere messi a disposizione della cittadinanza per diventare luoghi di aggregazione per i cittadini di tutte le età”.