Altamura, al Teatro Mercadante imperdibile “Carmen” (balletto) con Rossella Brescia

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Sirolo (Ancona), 31 Luglio 2009
Teatro alle Cave – Balletto “La Carmen” di Bizet con Rossella Brescia e la regia di Luciano Cannito
Nella Foto: Rossella Brescia
Photo Stefano MICOZZI

Appuntamento per sabato 9 febbraio alle ore 21

ALTAMURA (BA) – Eccezionale appuntamento al Teatro Mercadante di Altamura per la rassegna d’Opera e concerti, con direzione artistica di Vito Ventricelli, nell’ambito della Stagione Teatrale e musicale “Emozioni”. Sabato 9 febbraio, alle ore 21.00, il sipario si alza sulla “Carmen” in forma di balletto, uno spettacolo pluripremiato con la regia del coreografo Luciano Cannito e l’intensa interpretazione di Rossella Brescia, volto noto al pubblico televisivo e negli ultimi anni impegnata in teatro. La “Carmen” è riscritta in chiave contemporanea, identiche restano le passioni dell’opera di Bizet.

Per informazioni, tel.: 080.3101222 – www.teatromercadante.com

Presentazione dello spettacolo
Rossella Brescia
CARMEN – balletto in 2 atti di Luciano Cannito
musica di George Bizet e Marco Schiavoni
con: AmilcarMoret (don Jose), Massimo Zannola (alter ego Don Jose – attore), Francesco Porcelluzzi (Escamillo)

Note di Regia. Un gruppo di profughi sbarca a Lampedusa dopo un viaggio allucinante, sfruttati dallo scafista “Escamillo” e braccati dalle forze dell’ordine comandate dal severo maresciallo dei Carabinieri “Don Josè”. L’amore travolgente tra Carmen e Don Josè, il tentativo di quest’ultimo di piegare il fiero spirito ribelle della sua amata ad una vita perbene, fatta di routine. La passione si trasforma in noia, solitudine, angoscia. Carmen fugge e torna dai suoi amici al campo profughi. Fugge tra le braccia di Escamillo, ben consapevole di quello che l’aspetta…

La potenza della musica di Bizet è riuscita a far diventare il nome “Carmen” un archetipo universale della cultura dell’Occidente. Dire Carmen è un po’ come dire passione estrema, voluttà, forza e istinto. Carmen è il sole dei Sud, la felice disperazione di possedere solo se stessi e la propria libertà.

La mia Carmen è forse semplicemente questo. E’ una giovane donna che, come una leonessa, sa di possedere forza, bellezza, potenza e libertà. Carmen sa di essere ricca di quella ricchezza che non si può comprare. E’ invece Don Josè ad essere un poveraccio imbrigliato nella sua burocratica e sicura armatura di maschio occidentale ad avere tutto da perdere contro chi non ha nulla da perdere. E poi c’è Escamillo dell’Opera di Bizet. Il grande torero. Il “macho”, diremmo noi oggi. Straordinario ritratto anche questo, di personaggio archetipo. L’uomo del successo, l’uomo della gloria effimera.

Chi muore o chi resta vivo, ucciso nell’anima, nella fede, nella speranza? Ce lo racconterà di persona il vecchio maresciallo dalla sua galera del corpo e dell’anima, rivedendo come in un film la sua unica grande storia d’amore, i suoi errori, il suo orgoglio di animale ferito.