Al cardiologo Massimo Grimaldi il riconoscimento della città di Bari

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decaro consegna riconoscimento al cardiologo grimaldi

Stamattina la consegna nell’ufficio del sindaco

BARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, su proposta del presidente della Commissione consiliare Culture Giuseppe Cascella, ha consegnato un riconoscimento a Massimo Grimaldi, barese, medico cardiologo e responsabile della unità di Aritmologia dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, che con la propria attività, svolta con professionalità e dedizione nei confronti dei pazienti, dà lustro alla nostra città. Massimo Grimaldi, laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Bari, è stato recentemente insignito del premio all’eccellenza in campo medico “Top doctors Awards” che si assegna da anni negli Stati Uniti.

Già da un po’ di tempo l’amministrazione comunale è attenta a tutti i nostri concittadini che, attraverso la propria attività professionale, rivestono ruoli fondamentali nella società – ha commentato Giuseppe Cascella -. Massimo Grimaldi si è laureato e specializzato con lode all’Università di Bari, e oggi è responsabile del centro di Aritimiologia del Miulli di Acquaviva. Parliamo di un medico che ha ricevuto un premio importante con il quale altri medici, componenti la commissione, stabiliscono quale collega meriti questo prestigioso riconoscimento. Massimo Grimaldi è stato perciò individuato come il miglior cardiologo italiano. Il mio rammarico, tutto personale, è che il Policlinico si sia lasciato sfuggire questo talento. Quando parliamo di cuore, parliamo dell’organo che si percepisce già a due settimane dal concepimento, dell’organo che in una vita media batte tre miliardi di volte, ma non sempre questi battiti sono regolari. Se ci sono problemi, allora interviene Massimo Grimaldi che dalla sua ha circa 200 pubblicazioni nazionali e internazionali e migliaia di interventi sulle aritmie. Per questo sono orgoglioso di aver suggerito al sindaco di consegnargli un riconoscimento a nome della nostra città”.

Questa targa è solo un piccolo riconoscimento al dott. Grimaldi in segno di grande riconoscenza da parte di tutta la comunità – ha proseguito Antonio Decaro -. Rispetto ai premi internazionali è una targa ben di poco conto, che però tiene dentro il cuore di tutti i baresi e l’affetto verso un nostro concittadino che, insieme alla sua scienza e alla sua dedizione alla medicina e al corpo umano, ha portato in giro per il mondo anche il nome di Bari e della nostra terra. Mi auguro che premiare cittadini che, come Massimo Grimaldi, nella vita si sono distinti per meriti professionali, sia d’esempio per i tantissimi ragazzi che stanno scegliendo adesso il loro percorso futuro. La carriera di Massimo Grimaldi, infatti, è la riprova di come lo studio e la preparazione, con una buona dose di impegno e volontà, siano gli unici strumenti per raggiungere traguardi professionali importanti nella vita, anche restando a lavorare in una città del sud come la nostra”.

Devo ringraziare il collega Cascella, il sindaco e l’intera città – ha detto Massimo Grimaldi -. Bari è la città dove sono nato, una città importante, e per nulla al mondo me ne andrei. Ho ricevuto moltissime proposte, in Italia e all’estero, alcune delle quali mi avrebbero permesso di guadagnare, in un giorno, molto più di quanto guadagni adesso in un mese, ma da Bari non me ne andrò mai perché qui ho la mia famiglia e i miei amici, tanti amici, alcuni dei quali sono qui oggi, e con cui sono cresciuto. Sono convinto che Bari sia una città meravigliosa, anche grazie al lavoro del sindaco. Ospito sempre un sacco di persone dall’estero: fino a fine giugno avremo ogni giorni 5/10 persone in arrivo da Stati Uniti, Israele, Belgio e Francia e vi posso dire che, chiunque venga a Bari, resta a bocca aperta, colpito da una città di cui dobbiamo imparare a godere. Sono contento di non essere andato all’estero e di aver costretto altri colleghi stranieri a scoprire Bari e le sue bellezze”.

All’incontro sono intervenuti anche alcuni medici dell’ospedale Miulli, tra i quali Loredana Battista responsabile della Medicina trasfusionale, e Luigi Santacroce, professore associato presso il Policlinico di Bari.