L’Arena del Castello di Mola di Bari è pronta per accogliere il prossimo lunedì 11 agosto, alle 21.00, artisti che ricorderanno il messaggio, le parole, la musica provocatoria di un uomo che non ha mai avuto paura di essere in prima linea contro i soprusi in difesa delle categorie più deboli. MAUL è un incontro di voci, suoni e memorie che riparte dal pensiero e dalle parole di uno dei più grandi cantastorie pugliesi. Un momento in cui la musica si fa racconto, e ogni artista reinterpreta, con la propria voce, il proprio stile, canzoni che hanno attraversato il tempo per parlare ancora oggi di dignità, di lavoro, di libertà.
Il concerto/tributo è la sintesi del progetto “MAUL. Omaggio ad Enzo Del Re”, un progetto in continua evoluzione dell’associazione culturale ETRA E.T.S. presieduta da Luciano Perrone coordinatore generale del progetto, e della Libreria Culture Club Cafè. Con la direzione artistica di Timisoara Pinto, anche autrice per la casa editrice Squi[libri] del libro “Lavorare con lentezza, Enzo Del Re il corpofonista”, la direzione organizzativa di Luciano Perrone e Michele Campanella e il coordinamento territoriale di Domenico Sparno.
Ad aprire la serata, condotta da Timisoara Pinto e Annamaria Minunno, saranno i DONBRUNO, un duo prevalentemente strumentale, selezionato durante il 1° maggio MAUL. Un’esplosione di hard funk con sfumature fusion, soluzioni punk e suoni sintetizzati, con Domingo Bombini al basso elettrico, loopstation e synth e Niccolò Mastrolonardo alla batteria. Sulla reinterpretazione del brano di Enzo Del Re si esibirà la danzatrice e coreografa Brunella Valdesi D’Agostino.
A seguire GIIN – all’anagrafe Ginevra De Tommasi, chitarrista, autrice e cantante che intreccia le atmosfere eteree del dream pop con l’urgenza viscerale dell’alternative rock anni ’90. La sua musica è già un viaggio dentro il cambiamento. GIIN racconta stati d’animo, visioni e possibilità. La sua musica è una mappa emotiva per chi ha il coraggio di perdersi.
Subito dopo FRANCAMENTE, un progetto torinese trapiantato a Berlino. Queerness e attivismo occupano il centro della sua produzione musicale, che si muove tra cantautorato ed elettronica. Da grande vorrebbe fare la filosofa. Dal 2021 è parte di “Canta Fino a Dieci”, collettivo transfemminista che ha come obiettivo l’abbattimento del gender gap nell’industria musicale. Nel 2022 e 2023 ha sperimentato nella capitale tedesca al fianco dell’amico produttore Tomer Levy. Nel 2024 ha iniziato la sua collaborazione con BASTA MUSICA e Costello’s Records e ha partecipato a X Factor Italia.
il quartetto vocale delle FARAUALLA che si cimenterà con la musica e i testi in italiano e in dialetto di Enzo Del Re. Sul palco l’armonia e la ricerca antropologica di un gruppo che, come Enzo Del Re, usa il corpo come strumento. La voce delle Faraualla è dirompente, profondamente radicata nel territorio così come lo erano la voce e il corpo di Del Re. Uno strumento potente grazie alla pratica della polifonia e alla conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti;
gli AREA Open Project, anch’essi Premio Enzo Del Re per questa edizione 2025, per aver saputo trasformare la musica in libertà e ricerca. La storia degli AREA inizia nel 1973 con Arbeit Macht Frei, un disco che ha cambiato il modo di pensare e vivere la musica. Oggi Patrizio Fariselli e gli Area Open Project lo riportano alla vita, con arrangiamenti nuovi e parti inedite mai incise.
Il Premio è stato realizzato dall’artista pugliese Nicola Genco con materiali poveri come il ferro e il vetro: una scala per gridare dall’alto e vedere lontano, una sedia per i rintocchi secchi delle mani di Enzo Del Re, il suo basco rosso e una scheggia di vetro che rappresenta appieno il suo carattere, trasparente, sincero, ma anche duro, spigoloso e tagliente proprio come i suoi canti.
Il manifesto di questa edizione è firmato da Mauro Bubbico e cala la figura del cantaprotestautore nei terribili fatti della contemporaneità, Un gilet e un ombrello con i colori della Palestina a rappresentare quanto sta avvenendo a Gaza, le ali per volare sui cieli dei territori difficili, quelli di guerra, quelli dei diritti mancati, quelli del genocidio.
Il logo di MAUL è dell’illustratrice pugliese Mariagrazia Proietto.
Ogni artista invitato interpreterà a modo proprio le canzoni che hanno raccontato la Puglia, il disagio, le lotte, gli sconfitti e i resistenti.
Negli anni tanti musicisti ospiti di MAUL hanno riletto i brani di Enzo Del Re: da Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, a Frida Bollani Magoni, Giovanni Truppi, Fausta Vetere, Renzo Rubino. Da Ascanio Celestini ad Andrea Satta, da Peppe Voltarelli a Micol Arpa Rock ad Alessandro D’Alessando e Antonella Costanzo, da Paolo Benvegnù e Elena Ledda e Mauro Palmas, sino a Vito Forthyto Quaranta, Peppe Barra, Erica Mou, Tonino Zurlo, Piero Brega e Oretta Orengo, Ginevra Di Marco, Roy Paci, Cristiana Verardo, Ual-la!, i Tarantati Rotanti di Antonio Infantino, Vinicio Capossela, Daniele Silvestri (questi ultimi vincitori del Premio Enzo Del Re 2023 e 2024).
MAUL è promosso da Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con il Comune di Mola di Bari. Con il patrocinio di Amnesty International.
Saranno presenti, nel corso della serata, tre punti informativi: del Centro antiviolenza di ambito, di Amnesty International e della sezione locale dell’AVIS.
L’accesso all’evento è libero e gratuito. Apertura porte alle 20.30.
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