Trame Contemporanee: dal 26 settembre il festival teatrale a Molfetta

Il festival di teatro e di drammaturgia contemporanea, giunto alla quarta  edizione, proporrà 18 spettacoli, coinvolgendo 13 compagnie teatrali e più di 50 artisti. Direzione artistica di Marianna de Pinto e Marco Grossi

MOLFETTA – Tre spettacoli, da venerdì 26 a domenica 28 settembre, due prime nazionali e una prima regionale, per aprire la quarta edizione di Trame Contemporanee, dedicata alla commedia. Il festival teatrale a cura della Compagnia Malalingua, con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Puglia, con la direzione artistica di Marianna de Pinto e Marco Grossi quest’anno ospiterà 18 spettacoli, coinvolgendo 13 compagnie teatrali e più di 50 artisti ospiti, con una grande attenzione per i debutti in scena di nuove opere – saranno 9 i debutti nazionali e 4 quelli regionali – e per le compagnie under 35. Numerose le collaborazioni, con alcune tra le compagnie più importanti del panorama nazionale, poi sperimentazioni di format innovativi e due residenze teatrali e un programma parallelo di attività collaterali, tra cui dj-set, podcast e Poetry Slam.

Programma

Ad aprire Trame Contemporanee 2025, sarà venerdì 26 settembre alla Cittadella degli Artisti di Molfetta alle 21, il debutto nazionale di Ammazzare i morti”, targato Compagnia Umberto Orsini, per la regia del premio Ubu 2024 (come Migliore Attore/Performer per La Ferocia) Leonardo Capuano, con protagonista l’attore pugliese Giorgio Sales, tratto da un racconto dello scrittore tarantino Carlo D’Amicis.

Una Puglia invernale, un paesaggio triste e desolato, abitato da padroni e da servi che cercano di sopravvivere, fa da sfondo alla storia di un ragazzo di Tirana, costretto a subire le prepotenze di un caporale foggiano. Dopo un litigio viene spedito a lavorare nel basso Salento alle dipendenze di un nuovo padrone che è al tempo stesso sindaco del paese e titolare di un’agenzia di sicurezza, per cui il protagonista dovrà svolgere il ruolo di sorvegliante.

Dovrà vigilare le case al mare lungo la Strada Cucchiara accanto a tre guitti pugliesi, trattati anche loro come schiavi. Con ironia surreale la storia del nostro ragazzo di Tirana diventa dunque spettacolo, dichiaratamente spettacolo e il suo intento è da subito ben chiaro: far ridere il pubblico, il popolo, raccontando le proprie disgrazie.

Sabato 27 settembre

sempre alla Cittadella degli Artisti di Molfetta alle 21, invece, sarà la volta della prima messa in scena di “24hour Play” (dopo il lancio che avverrà il giorno prima): un format americano che si basa su un’esperienza accattivante e innovativa che vede 3 autori e 9 attrici e attori alle prese con scrittura, creazione e allestimento in sole 24 ore di 3 corti teatrali originali. Trame Contemporanee propone la versione italiana del celebre format, in collaborazione con Compagnia Licia Lanera, Compagnia Mauri Sturno e Teatri di Bari. Per l’occasione ha chiamato a raccolta alcuni tra i più talentuosi ed affermati artisti del panorama teatrale pugliese. Gli autori saranno Arianna Gambaccini, Damiano Nirchio, Andrea Cincotti; gli interpreti dei tre mini-spettacoli saranno Michele Cipriani, Claudia Lerro, Danilo Giuva, Pietro Naglieri, Anna Maria de Giorgio, Elvira Berarducci, Elisabetta Aloia, Giordano Cozzoli e Lara De Pasquale.

Il primo intenso weekend del festival si chiude a Bari, all’AncheCinema

domenica 28 settembre, alle 21 con Andrea Pennacchi, che sarà per la prima volta in Puglia con il suo spettacolo “Pojana e i suoi fratelli” (con musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato) una carrellata dei personaggi plasmati dalla versatile arte attoriale dell’interprete e drammaturgo reso noto al grande pubblico dai monologhi nella trasmissione di La7, Propaganda live. Franco Ford, detto Pojana, con i suoi fratelli maggiori: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri che videro la luce all’indomani del primo aprile 2014.

Pojana è il ricco padroncino di un adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. Un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi.

“Il personaggio nasce – spiega Pennacchi – dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo.

Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio”.

Andrea Pennacchi è uno degli attori più richiesti del momento. È stato nel cast dell’”Arlecchino?” di Marco Baliani e nel film La grande ambizione di Andrea Segre. Attualmente su Sky, è co-protagonista della serie Petra, al fianco di Paola Cortellesi, e, al cinema, a ottobre, nel film Le città di pianura di Francesco Sossai. Inoltre, sarà nel cast di Primavera, esordio alla regia di Damiano Michieletto, al fianco di Michele Riondino.

Trame Contemporanee 2025 è possibile grazie al sostegno di MIC – Direzione generale spettacolo, Regione Puglia. Patrocinio di Puglia Promozione. 𝑃𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑈𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐸𝑢𝑟𝑜𝑝𝑒𝑎-𝑁𝑒𝑥𝑡 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝐸𝑈; 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑i 𝑀𝑖𝑐 – 𝐷𝑖𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑆𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑐𝑜𝑙𝑜.

Info: info@tramecontemporanee.it o 351/852.84.04.